Hanno un sapore distintivo, che può piacere o meno. Sulle proprietà nutritive siamo, però, tutti d’accordo: le cipolle andrebbero inserite in qualsiasi piatto alimentare. Tra le vitamine, gli antiossidanti e i tanti altri elementi in essa presenti, consentono al consumatore di assumere sostanze preziose, che altrimenti si farebbe forse un po’ fatica ad assumere altrove. Su come inserirle nel regime hai l’imbarazzo della scelta. I problemi sorgono quando le cipolle sono germogliate: in circostanze del genere, il primo pensiero è di buttarle via. Che peccato!
Come recuperare le cipolle germogliate
Prima di lasciarti prendere dallo sconforto, cercheremmo di sfruttarle fino in fondo. Se ti stai chiedendo in che modo, sei capitata nel posto giusto! Difatti, di seguito ti andremo a svelare i giusti passi da applicare per ottimizzare al meglio l’impiego delle cipolle germogliate.
I passi (te ne accorgerai tu stessa, proseguendo con la lettura) sono di una facilità elementare. Anche se hai poca esperienza in cucina, hai modo di porre in atto i consigli gastronomici degli chef e assicurarti di fare pieno tesoro delle meraviglie messe a disposizione dalla natura.
Partiamo col dire che sono comunque commestibili, sebbene il sapore lasciato non sia esattamente il massimo. Se ti sembra di avvertire delle tangibili differenze rispetto a quello canonico, togli subito i germogli, diventati nel frattempo lunghi e rigidi, prima di gustarti l’ortaggio.
Le cipolle germogliate hai modo pure di piantarle, con alcuni accorgimenti di cui ti andiamo ora a parlare. Tranquilla: è a misura di principiante. Non esiste il “non posso”, semmai il “non voglio”, anche se ti raccomandiamo di capitalizzarne il potenziale.
Accertati che ci sia sufficiente spazio tra le coltivazioni, per poi preparare un terreno fertile e ben drenato. Rimuovi i germogli e impianta la cipolla a una profondità tra i 2,5 e i 5 cm. Adesso dovrai soltanto occuparti regolarmente di innaffiare il terreno di tanto in tanto.