Il trifoglio è una pianta comune in molti giardini e prati. Tuttavia, spesso viene considerata un’erbaccia e viene rimosso in modo tempestivo. In realtà ci sono molte buone ragioni per non rimuovere il trifoglio dal giardino e dalle aree circostanti le piante.
Perché il trifoglio non va rimosso dal giardino
In primo luogo, il trifoglio è una pianta che favorisce la salute del suolo. Grazie alle sue radici profonde, questa pianta riesce ad estrarre nutrienti importanti dal sottosuolo e a trasferirli in superficie. Inoltre, le radici del trifoglio sono in grado di rompere la compattezza del terreno, migliorando la circolazione dell’aria e dell’acqua e favorendo la crescita di altre piante.
In questo modo il trifoglio agisce come una vera e propria pianta da copertura, contribuendo a mantenere la salute del suolo e prevenendo l’erosione.
Il trifoglio ha anche proprietà fertilizzanti. Come molte leguminose, il trifoglio è in grado di fissare l’azoto atmosferico nel suolo, che altrimenti sarebbe disponibile solo in quantità limitata per le piante. In questo modo il trifoglio può aiutare a mantenere un equilibrio nutrizionale del suolo, fornendo alle piante circostanti un apporto di azoto naturale.
Inoltre è un’ottima pianta mellifera, cioè una pianta che produce fiori ricchi di nettare e polline, attraendo e nutrendo le api e altri insetti impollinatori. In questo modo aiuta a mantenere la biodiversità dell’ecosistema circostante e favorisce la fecondazione delle piante.
Può essere utilizzato inoltre come copertura vegetale per le colture. Grazie alle sue proprietà di fertilizzazione e di miglioramento del suolo, questa pianta può essere coltivata tra le file di altre piante, contribuendo a mantenere il terreno sano e fertile e prevenendo la crescita di erbe infestanti.
È importante ricordarsi che questa pianta può diventare una vera e propria infestazione se non viene controllata. Se si vuole trarne dei benefici bisogna tenerla sotto controllo e all’occorrenza rimuovere le parti visibili manualmente.