Molti di noi non danno peso a tutto ciò che si getta nei tubi di scarico del lavandino. Ogni giorno infatti, in tutto il mondo, nei tubi di scarico finiscono migliaia di litri di olio, tonnellate di posa di caffè, litri e litri di qualsiasi tipo di liquidi che vanno ad aumentare l’inquinamento delle acque terrestri. Ma oltre alla questione ecologica (se tutti noi imparassimo a gettare nell’apposito cassonetto qualsiasi materiale organico, l’impatto ambientale sarebbe notevolmente ridotto), evitare di gettare alcune cose nei nostri tubi di scarico permetterebbe al tubo stesso un più corretto funzionamento ed una “vita” più longeva. In quest’articolo vi sveleremo cosa non bisogna assolutamente buttare nei lavandini al fine di ridurre l’inquinamento acquifero e ritardare il deterioramento dei tubi.
Materiali che non vanno buttati nel lavandino
Un errore che molti commettono è gettare la polvere di caffè nei tubi di scarico. Infatti secondo molti idraulici di tutto il mondo, la maggior parte dei danni alle tubature avviene perché i fondi di caffè ostruiscono il passaggio dell’acqua nei tubi.
Anche i prodotti chimici come vernici, solventi o prodotti per l’igiene ambientale non dovrebbero mai essere gettate nelle tubature. Questi, oltre a recare danni allo scarico tramite reazioni chimiche, inquinano di parecchio l’ambiente e la fauna locale.
Molto importante per un corretto funzionamento del lavandino è non gettare oli e grassi vari. Quest’ultimi comprendono anche il grasso della carne quando viene cotta, oppure il burro che resta nella padella dopo aver cucinato. Questi potrebbero solidificarsi nei tubi otturandoli, per cui andrebbero gettati negli appositi cassonetti per oli vegetali.
Molte ricette richiedono l’utilizzo dei tuorli delle uova, ma non dell’albume. Questo andrebbe messo da parte per cucinare altre pietanze, oppure congelarlo, ma non deve essere mai gettato nei tubi. Questo perché l’albume non si scoglie e andrebbe ad ostruire il canale.
Infine anche i farmaci non dovrebbero mai finire nei tubi del lavandino. I medicinali potrebbero sprigionare fumi tossici a contatto fra loro, oltre al grande inquinamento che causano nelle nostre acque. Per cui essi devono essere differenziati nei cassonetti di raccolta presso le farmacie.