Non chiamarla marmellata di ciliegie: in realtà non lo è

Lo sapevate che i termini marmellata e confettura non sono sinonimi? Molto spesso li usiamo in maniera interscambiabile, ma in realtà indicano due prodotti differenti. Questo per dire che quando parliamo comunemente di marmellata di ciliegie, stiamo sbagliando termine: la marmellata di ciliegie non esiste. Esiste invece la confettura di ciliegie. Ma quali sono le differenze fra marmellata e confettura?

Non chiamatela marmellata di ciliegie

Partiamo dalla marmellata: è preparata partendo dalla polpa soprattutto o dal purè di frutta cotto con zucchero. Spesso contiene anche pezzi di polpa e pezzi di buccia. Per la legge europea, la marmellata deve contenere almeno il 35% di zuccheri e il 45% di frutta.

La consistenza della marmellata è gelatinosa e spessa. In essa si vedono pezzi riconoscibili di frutta, fra cui pezzettini di polpa o scorze. Inoltre la vera marmellata è quella di agrumi.

La confettura, invece, è un preparato che contiene zucchero e polpa di frutta come albicocche, pesche, fragole, ciliegie, frutti di bosco, prugne, mere, pele, fichi… Ma non gli agrumi, perché in quel caso si parla di marmellata. Nella confettura la percentuale di frutta è maggiore rispetto alla marmellata, non può mai essere inferiore al 35%.

Esiste poi anche la confettura extra, quella in cui la percentuale di polpa di frutta non è inferiore al 45%. Inoltre, sbirciando fra gli scaffali dei supermercati, si trova la confettura 100% frutta, senza zuccheri aggiunti (la mia preferita).

Tornando alle ciliegie, anche se di solito si sente parlare di marmellata di ciliegie, bisognerebbe invece parlare di confettura in quanto la ciliegia non è un agrume.

Quindi, ricapitolando: la marmellata è solo quella di agrumi, contiene una percentuale di frutta inferiore e spesso contiene pezzi di polpa e scorze. La confettura è quella di tutti gli altri frutti differenti dagli agrumi e contiene una percentuale maggiore di frutta.