Le erbacce sono spesso considerate una minaccia per i prati verdi e le aiuole dei giardini curati, poiché soffocano la crescita e rubano nutrienti, luce e acqua alle altre piante. Tuttavia, se osservate con un occhio attento potreste scorgere un’erba che sarebbe il caso di non calpestare. Stiamo parlando della Plantago lanceolata.
Spesso non conoscendo le varie erbe, si considerano tutte alla stessa stregua e vengono trattate di conseguenza, calpestate, bruciate, eliminate. Prima di tutto è importante conoscere la causa della loro comparsa per poter prendere provvedimenti adeguati. Potrebbe infatti trattarsi di mancanza di nutrimenti del terreno, oppure di mancata areazione.
Se poi avete urgente bisogno di disfarvene, come sempre possiamo consigliarvi rimedi naturali come ad esempio una soluzione a base di acqua e alcool. Ad ogni modo, prima di farlo, prestate attenzione, poiché alcune erbe sono ottime, non solo da coltivare, ma anche da portare in tavola.
Le caratteristiche e gli usi della Plantago lanceolata
Ne è un tipico esempio la Plantago lanceolata, comunemente conosciuta come piantaggine, una pianta erbacea selvatica che cresce spesso spontaneamente nei giardini e in altri terreni aperti.
La piantaggine è caratterizzata da foglie a forma di lancia, da cui deriva il suo nome scientifico “lanceolata”. Le foglie sono lunghe e strette, con una consistenza coriacea e un aspetto verde brillante. La pianta può raggiungere un’altezza di circa 30-40 cm e produce fiori piccoli e insignificanti, che possono variare dal bianco al viola.
Molte persone considerano la piantaggine come un’erbaccia fastidiosa, ma in realtà ha molte proprietà benefiche e può essere utilizzata come alimento o come rimedio naturale per diverse affezioni.
Una delle caratteristiche principali della piantaggine è la sua capacità di assorbire e trattenere l’acqua nel terreno. Le sue foglie sono ricche di mucillagini, una sostanza gelatinosa che può essere utile per lenire e idratare la pelle irritata o infiammata. È possibile utilizzare le foglie fresche di piantaggine per creare un impacco per alleviare i sintomi di scottature, punture di insetti o dermatiti.
Inoltre, la piantaggine è una pianta ricca di vitamine, minerali e antiossidanti. Può essere una buona fonte di nutrienti se consumata come alimento fresco o aggiunta a insalate, minestre o altri piatti. Le foglie di piantaggine hanno un sapore leggermente amaro e un po’ piccante, che può variare a seconda della pianta e delle condizioni di crescita. È possibile raccogliere le foglie giovani e tenere per consumarle crude o cotte.