Nonostante sia cosa nota e risaputa che bere il caffè a stomaco vuoto non è una buona idea, ancora tanti italiani ricadono in questa brutta abitudine. Soprattutto a colazione, molti italiani partono proprio dal bere una tazzina di caffè a stomaco vuoto, per svegliarsi, non sempre seguita da qualcosa di solido. Non stupiamoci se, dopo un po’ di tempo, sviluppiamo problemi come mal di stomaco, reflusso gastroesofageo o bruciori di stomaco: fra gli imputati, può esserci proprio quella tazzina di caffè che di solito beviamo a digiuno.
Bere caffè a stomaco vuoto cosa provoca?
Il fatto è che bere il caffè a stomaco vuoto stimola la produzione di acido cloridrico. Cosa che, di per sé, aiuta a digerire, ma solo se nello stomaco è presente il cibo.
Se infatti aumenta la produzione di acido cloridrico e di succo gastrico, ma questi non trovano cibo su cui riversarsi, ecco che alla lunga può danneggiarsi la mucosa gastrica con lo sviluppo di gastrite, reflusso gastroesofageo, bruciori di stomaco e anche ulcere gastriche.
Inoltre si è anche visto che bere del caffè a digiuno non solo provoca tachicardia, ma anche disidratazione. Meglio non va se consumiamo del caffè decaffeinato a digiuno. È vero, c’è meno caffeina, ma questo non influisce sulle altre sostanze presenti nel caffè, capaci di stimolare la produzione di acido clodridrico.
Non è difficile evitare che il caffè ci faccia male allo stomaco. Prima di tutto, basta non berlo a digiuno. Se al mattino proprio non ce la fai a buttare giù un boccone, bevi almeno un bicchiere d’acqua in modo da diluire il caffè e stimolare meno la produzione di acido cloridrico. L’alternativa è bere il caffè insieme al latte o mangiando uno yogurt. Da evitare, invece, le combo fra caffè e succhi, caffè e spremute varie e caffè e cacao in quanto peggiorano la gastrite.
Ma se mangi qualcosa di solito quando bevi il caffè, riduci nettamente tutti questi problemi. Inoltre non esagerare nel consumo quotidiano di caffè: ecco quanti prenderne al giorno senza avere conseguenze negative.