Vivere Green
ragno dei cunicoli

No, non è la vedova nera il ragno più pericoloso del mondo: è questo ed ecco dove lo troviamo!

Quando si parla di ragni pericolosi, si pensa sempre alla vedova nera. Ma non è neanche lontanamente l’aracnide più nocivo: quel primato spetta a questo signore qui, l’Atrax robustus, meglio noto come ragno dei cunicoli o ragno dalla ragnatela a imbuto di Sidney. Questo è il ragno più pericoloso e letale al mondo: un morso della vedova nera o del ragno violino impallidiscono al suo confronto.

Perché questo ragno è così pericoloso?

ragno dei cunicoli
thebeachcomber, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

L’Atrax robustus è stato segnalato per la prima volta nella zona di Sidney, ma attualmente la sua presenza è stata confermata anche in altre zone, come la Tasmania e il Queenland. Nonostante la foto, è un ragno piccolo, solitamente lungo 3 centimetri, ma tende a essere molto aggressivo.

Quando si sente minacciato, a seconda dell’umore del momento, può modificare la dose del suo veleno. Veleno che, fra l’altro, ha tossine che non sono mortali per tutti gli animali, ma che sono letali proprio per l’uomo.

In particolare, la tossina più mortale del veleno del ragno dei cunicoli è la robustossina o atraxotossina. Da questa tossina è stato poi ricavato uno specifico antidoto, già nel 1981. Grazie alla scoperta di questo antidoto, dal 1981 tutte le persone morse dal ragno dei cunicoli hanno potuto salvarsi.

Fortunatamente questo ragno non è presente qui da noi. Ma se si dovesse andare in Australia o in Tasmania e si venisse morsi da un esemplare di questo aracnide, è bene rimanere calmi e chiamare subito i soccorsi, specificando di essere stati morsi da tale ragno in modo che i medici possano portare con sé l’antidoto. I primi sintomi a cui prestare attenzione sono la parestesia, che però può essere seguita da:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • febbre alta
  • edema polmonare
  • shock anafilattico
  • morte

In attesa dei soccorsi, rimanere calmi per non scatenare tachicardie, non muovetevi e pulite la ferita con acqua e sapone, applicando poi un bendaggio e comprimendo la parte in modo da rallentare la diffusione del veleno (solo non comprimete troppo per evitare danni vascolari alla parte colpita).