Dati raccolti da Wired hanno consentito di fare una mappatura delle zone a più alto rischio inquinamento. Con grande sorpresa, una delle zone più inquinate risultato essere il Regno Unito, con particolare riferimento all’Inghilterra e al Galles. Anzi, è proprio da Londra che arriva una delle storie dai risvolti più inquietanti e tragici.
Alti i livelli di inquinamento nel Regno Unito
Questa è la storia di Ella Roberta. Nel 2010 aveva sviluppato un’infezione polmonare con forte tosse. Così la madre la portò in ospedale a Londra. Qui la diagnosi: asma. Solo che Ella continuava a peggiorare: a causa del poco afflusso di sangue al cervello, continuava a svenire. La madre spiega che era un caso di asma gravissima anche perché non si presentava con i sintomi della normale asma.
Nel frattempo la figlia era stata testata per tutto, escludendo anche epilessia e fibrosi cistica. La figlia venne così ricoverata una trentina di volte, fino a quando nel 2013 un attacco d’asma ne stroncò la giovane vita.
Un medico legale ha spiegato che era tutta colpa degli alti livelli di inquinamento di Inghilterra e Galles. Così il medico stilò un rapporto dove forniva una serie di raccomandazioni, sottolineando i rischi e anche l’impatto sanitario che tutto questo inquinamento aveva sulle persone.
Pensate che ogni anno nel mondo sono 600mila i bambini che muoiono proprio a causa dell’aria inquinata. Considerate, poi, che nella sola Londra, sono 250mila i bambini che soffrono di asma (e chissà quanti casi non sono diagnosticati).
Kissi-Debrah, la madre di Ella, ha poi mestamente aggiunto che, nel Regno Unito, l’unica volta in cui nessun bambino è morto a causa dell’asma è stato durante il primo lockdown.
E a proposito di inquinamento e di trasporto su strada: sapete qual è la città europea messa peggio di tutte? Non indovinerete mai.