Prosegue l’allarme dei pescatori per quanto riguarda il granchio blu. La speranza era che il freddo avrebbe frenato la voracità e la distruttività di questa specie invasiva aliena, ma niente da fare: il granchio blu continua imperterrito a riprodursi e diffondersi anche quando fa freddo. Il che vuol dire ulteriore perdita per gli stock ittici e dei molluschi, nonché continui danni alle attrezzature da pesca.
Il problema del granchio blu prosegue anche d’inverno
Il granchio blu è arrivato nei mari italiani trasportato accidentalmente dalle acque di zavorra delle navi commerciali provenienti dagli Stati Uniti. Giunto qui ha cominciato a colonizzare i nostri mari. Essendo molto vorace, ha iniziato con il distruggere gli allevamenti di vongole, molluschi e crostacei, passando poi anche ai pesci (e arrivando anche al cannibalismo in alcuni casi).
Il che ha ridotto gli stock ittici notevolmente, danneggiando così economicamente anche i pescatori. Come se non bastasse, danneggia anche le reti e le attrezzature da pesca, cagionando ulteriori danni.
Secondo i pescatori, l’unico modo per cercare di arginare il problema della sua riproduzione (che a quanto pare non è fermata neanche dal freddo dell’inverno), è pescarne il più possibile. Solo che, per fare ciò, servono attrezzature dedicate, uomini e dunque un ulteriore investimento economico. Bisogna però pensare anche a cosa farne dopo di tutto questo granchio blu pescato.
D’accordo, alcuni chef, anche famosi, lo hanno inserito nei menu, ma non basta. Anche perché se ne pesca così tanto e ce n’è così poca richiesta (nonostante si dica che abbia un gusto delicato, non è che abbia fatto breccia nei palati degli italiani), che i pescatori sono costretti a venderlo a prezzo bassissimo.
Il guaio è che nei mari del Veneto e dell’Emilia Romagna, la temperatura del mare non si abbassa poi così tanto, dunque è l’habitat ideale per la riproduzione di questo crostaceo. Quindi ok incentivarne la pesca, ma cosa ne facciamo di tutto questo pescato se non c’è un mercato pronto ad assorbirlo? Anche perché i pescatori non possono pescarlo in costante perdita.