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L’isola d’Elba colpita da un violento nubifragio, si parla di disastro climatico in atto: ecco cosa sta accadendo ora

Un nubifragio ha colpito l’Isola d’Elba, causando allagamenti e frane. I Vigili del Fuoco hanno soccorso 80 persone, evidenziando la necessità di una nuova gestione del territorio in risposta ai cambiamenti climatici.

Un forte temporale ha colpito l’Isola d’Elba nella serata di giovedì 13 febbraio, provocando ingenti danni e disagi. I Vigili del Fuoco sono stati impegnati per ore nel salvare persone e veicoli rimasti intrappolati. Legambiente Arcipelago Toscano ha evidenziato l’urgenza di rivedere le politiche di gestione del territorio in vista dei cambiamenti climatici in corso.

La mattina seguente, l’Isola d’Elba si è risvegliata con evidenti segni di devastazione a causa del nubifragio. In un breve lasso di tempo, circa 65 millimetri di pioggia sono stati registrati, trasformando le strade in veri e propri corsi d’acqua e generando panico tra gli abitanti.

Portoferraio, il centro principale dell’isola, ha subito i danni maggiori. Dalle immagini condivise sui social media, si possono osservare le strade e i negozi del centro storico completamente allagati. Le auto sono state sommerse da detriti e fango, creando una situazione catastrofica. Via Einaudi ha subito frane significative, mentre la strada del Volterraio è diventata inaccessibile a causa di smottamenti. Le aree costiere di Bagnaia, Nisporto e Nisportino hanno affrontato allagamenti e frane, interrompendo i collegamenti stradali.

I Vigili del Fuoco hanno risposto prontamente all’emergenza, effettuando vari salvataggi. Tre persone sono state tratte in salvo dalle loro abitazioni, mentre altre 28 sono state soccorse lungo la via principale, bloccate dentro le loro auto. Le operazioni di soccorso hanno coinvolto anche i sommozzatori che hanno perlustrato le aree colpite dall’allagamento durante tutta la notte. In totale, circa 80 persone sono state evacuate o assistite. Fortunatamente, non si riportano feriti o dispersi.

Il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’alluvione, esortando i cittadini a limitare i propri spostamenti. Le scuole sono rimaste chiuse per permettere le operazioni di messa in sicurezza. Il Comune ha attivato un Centro di coordinamento con 20 volontari e 10 mezzi per fronteggiare l’emergenza. Dalla Prefettura di Livorno, è emerso che i danni hanno colpito in particolare automobili e negozi.

Il nubifragio che ha interessato l’Elba non è un evento isolato, poiché intense precipitazioni hanno colpito anche altre zone della Toscana, portando a allagamenti e frane in Maremma. Ad Orbetello, la pioggia ha raggiunto i 109 millimetri, causando l’esondazione di fossi e torrenti. Il fiume Mignone è straripato a Tarquinia, intrappolando alcune famiglie.

Legambiente Arcipelago Toscano ha dichiarato che “non si può più parlare di maltempo, ma di nuova normalità”. L’associazione ha criticato la gestione del territorio e le scelte urbanistiche che non considerano i cambiamenti climatici. Hanno messo in evidenza che le risposte ai disastri climatici sono state inadeguate, con il recupero delle aree spesso seguito da nuovi interventi di cementificazione.

L’associazione ha chiesto un cambiamento radicale nella pianificazione territoriale, sottolineando la necessità di un piano comprensoriale per il ripristino e la cura del territorio, in sintonia con la nuova realtà climatica. “È necessario dichiarare l’emergenza climatica in ogni Comune e agire di conseguenza, ma invece si continua a procedere con le stesse pratiche di sempre”, hanno dichiarato.

L’appello di Legambiente è chiaro e non può più essere trascurato: è fondamentale adottare una nuova visione collettiva per garantire la sicurezza e la protezione dell’ambiente in un contesto di cambiamento climatico continuo.