Tante persone devono spesso prendere l’aereo per motivi di lavoro o per esigenze di natura familiare. Al giorno d’oggi, è il mezzo di trasporto più veloce, tuttavia ci sono delle controindicazioni, in termini di emissioni di anidride carbonica emessa nell’ambiente e non solo. Uno dei servizi dal maggiore impatto ecologico riguarda i pasti in volo, che spesso non vengono consumati.
Pasti in volo: la Etichal Choice MealSkip Option di Japan Airlines
In tal caso, a seguito dell’atterraggio, il cibo e le bevande preparate, compresi nell’acquisto di ogni biglietto, vengono gettate nella spazzatura. Partendo dal presupposto che non è un comportamento virtuoso, la compagnia aerea giapponese Japan Airlines ha lanciato una nobile iniziativa.
Dopo averla testata per un breve periodo nel corso del 2020, l’azienda ha deciso di introdurre in pianta stabile la Etichal Choice MealSkip Option. Entro 25 ore dal decollo i clienti hanno cioè la possibilità di spuntare la casella “No Meal”. Così facendo, comunicano al personale di voler rinunciare al pasto in volo.
Specialmente chi ha l’abitudine di spostarsi durante le ore notturne, preferisce spesso dedicarsi al riposo, anziché rifocillarsi. Segnalarlo in anticipo consente di ottimizzare le risorse, esonerando lo staff dall’offrire il pranzo (o la cena) al viaggiatore. Oltre a diminuire gli sprechi di cibo, viene limitata la produzione di rifiuti di plastica.
Qualcuno ha provato a chiedere la riduzione del prezzo agli addetti di Japan Airlines, nel caso in cui vi rinunci. Ma i responsabili della politica aziendale hanno risposto in senso negativo, in quanto il principio applicato è differente.
Anziché guardare all’interesse economico personale, la causa ha valenza sociale. Difatti, in cambio dell’adesione, la società promette di sostenere la campagna Tavolo per Due. Che prevede l’attuazione di mense scolastiche per bambini e di programmi nutrizionali per i Paesi in via di sviluppo. A ogni modo, chiunque desideri gustarsi i pasti in volo è libero di farlo.