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ragno violino

L’incubo del ragno violino non è finito: come riconoscerlo e cosa fare in caso di puntura per salvarsi la vita

Dopo la recente scomparsa di un ragazzo italiano a causa probabilmente di un morso letale del ragno violino, torna la paura. E’ un aracnide piccolo ma tra i più pericolosi che abbiamo in Italia. Ecco come riconoscerlo e cosa bisogna fare se si viene punti da questo tipo di ragno.

E’ piccolo ma molto pericoloso. E’ tornato l’incubo in Italia del ragno violino, in particolare dopo la recente notizia di un ragazzo italiano morto dopo essere stato punto da questo ragno. Solitamente si trova in solai, nelle crepe del muro, fra le pietre, dietro ai battiscopa e in tutti quei luoghi dove può stare indisturbato. Gli piacciono molto anche i tessuti (attenzione a tappeti, tende, divani e poltrone).

Esce, solitamente, durante il periodo estivo, quando fa caldo. Il nome scientifico è Loxosceles rufescens, e si tratta di un ragno dalle dimensioni ridotte e il corpo dalla forma schiacciata, di colore marrone-giallastro. Presenta una chiazza sulla parte superiore del corpo la cui forma ricorda l’omonimo strumento musicale. A fronte del piccolo corpo (7 millimetri per i maschi, 9 millimetri per le femmine), il ragno violino ha delle zampe piuttosto lunghe che possono arrivare a 4-5 centimetri e ha solamente sei occhi. tende a nascondersi e a fuggire in presenza dell’uomo. Attacca solo se messo alle strette, schiacciato dal corpo umano o infastidito dal contatto con esso. Ma se si viene accidentalmente punti, cosa bisogna fare?

Ecco cosa fare se si viene punti dal ragno violino

aracnide

Non esistono antidoti specifici al veleno del ragno violino. La prima raccomandazione è quella di lavare abbondantemente con acqua e sapone l’area in cui si è stati morsi. E, se si riesce a catturare il ragno, è bene conservarlo e portarlo al centro veleni per farlo analizzare se i sintomi peggiorano.

Nel caso in cui le lesioni siano significative vengono prescritti antibiotici e cortisonici, Inoltre è bene non comprimere l’area che è stata morsa, non incidere ne provocare abrasioni al morso, controllarsi e verificare la comparsa di alcuni sintomi, come arrossamento o gonfiore. Infine consultare un medico nel caso in cui i sintomi persistano o eventualmente recarsi al Pronto soccorso.