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Le bustine di tè contaminano l’infuso con miliardi di microplastiche e nanoplastiche: la scoperta da uno studio

Uno studio internazionale rivela che le bustine di tè rilasciano miliardi di microplastiche nella bevanda, con potenziali effetti dannosi per la salute umana, inclusa la penetrazione nelle cellule intestinali.

Recenti ricerche hanno rivelato che le bustine di tè possono rilasciare una quantità allarmante di microplastiche e nanoplastiche nella bevanda durante la preparazione. Questo fenomeno solleva preoccupazioni significative riguardo ai potenziali rischi per la salute, poiché queste particelle minuscule possono penetrare nelle cellule intestinali, influenzando il nostro organismo in modi ancora poco compresi.

Impatto delle bustine di tè sulla salute

Un’analisi condotta da un team di esperti ha mostrato che una singola bustina di tè può rilasciare miliardi di microplastiche e nanoplastiche nell’acqua. Lo studio ha utilizzato varie metodologie di laboratorio per monitorare il rilascio di queste particelle dai sacchetti di tè realizzati con materiali diversi. Tra i materiali analizzati, il polipropilene ha mostrato il rilascio più elevato, con circa 1,2 miliardi di particelle per millilitro di bevanda. Le particelle rilasciate non sono solo un problema di contaminazione, ma possono anche interagire con le cellule umane, entrando nel nucleo delle cellule intestinali. Questo potrebbe avere conseguenze gravi per la salute, incluse potenziali mutazioni genetiche, ma gli effetti a lungo termine sono ancora oggetto di studio.

La questione dell’inquinamento da plastica

L’inquinamento da plastica è un problema crescente a livello globale, con i frammenti microscopici che rappresentano una minaccia sia per l’ambiente sia per la salute umana. Le microplastiche sono generate dalla degradazione di rifiuti in plastica, ma vengono anche rilasciate da imballaggi alimentari. Ricerche recenti hanno dimostrato che una bottiglia di plastica può rilasciare fino a 370.000 nanoplastiche per litro d’acqua. Questo tipo di inquinamento è stato confermato da studi che rivelano che le bustine di tè, spesso realizzate in plastica, contribuiscono in modo significativo all’emissione di microplastiche. Le evidenze suggeriscono che l’ingestione e l’inalazione di microplastiche siano una realtà quotidiana, con un consumo che può arrivare fino a mezzo chilogrammo all’anno, un dato allarmante che merita attenzione.

Il contributo della ricerca internazionale

La ricerca è stata condotta da un team internazionale di studiosi, guidati da esperti spagnoli dell’Università Autonoma di Barcellona, in collaborazione con colleghi egiziani e tedeschi. Gli scienziati hanno utilizzato tecniche avanzate come la microscopia elettronica e la spettroscopia per analizzare il rilascio di particelle da bustine di tè in polipropilene, nylon-6 e cellulosa. I risultati hanno evidenziato che, durante la preparazione del tè, viene rilasciato un numero significativo di particelle, con il polipropilene che si distingue per la quantità più elevata. Questo studio non solo conferma ricerche precedenti sul rilascio di microplastiche, ma fornisce anche nuove informazioni sulle interazioni con le cellule intestinali, suggerendo possibili rischi per la salute umana.

Le conseguenze per la salute umana

Le particelle di microplastiche e nanoplastiche rilasciate dalle bustine di tè sono state testate su cellule intestinali umane per verificare le loro interazioni. Dallo studio è emerso che alcune particelle riescono ad assorbire una quantità tale di microplastiche da penetrare nel nucleo cellulare, dove si trova il DNA. Questo solleva preoccupazioni riguardo a danni genetici e potenziali malattie, tra cui il cancro. Le microplastiche sono già state collegate a un aumento del rischio di infezioni e a effetti negativi sulla fertilità. Il lavoro di ricerca, pubblicato su una rivista scientifica, sottolinea la necessità di ulteriori studi per comprendere appieno i rischi associati all’esposizione a questi inquinanti e per sviluppare strategie di mitigazione.