L‘albero di arancio più antico del mondo si trova proprio qui in Italia. Dunque è possibile andare a vederlo, visto che si trova a Roma, più precisamente nel chiostro della basilica di Santa Sabina all’Aventino. Pare che questa pianta sia stata piantata da San Domenica già nel 1220. Inoltre la storia di come questa pianta sia arrivata fin da noi in Italia è assai affascinante.
Cosa ci fa l’arancio più antico del mondo a Roma?
Pare che San Domenico abbia portato con sé un pollone dalla Spagna, il suo paese di origine. La leggenda vuole che questa pianta sia la prima di arancio arrivata nel nostro paese. San Domenico piantò il pollone nel 1220 e da allora la pianta di arancio ha prosperato.
La pianta si può vedere nel chiostro della Basilica di Santa Sabina nell’Aventino. L’albero si trova di fronte al portale ligneo ed è visibile anche dalla Chiesa visto che c’è un buco apposito per ammirarla, anche se nel corso del tempo tale buco è stato protetto da un vetro.
Nella medesima chiesa si trova anche la cella di San Domenico, anche se, attualmente, è diventata una cappella.
Nonostante in media la vita produttiva di una pianta di arancio sia di 50-60 anni, sembra che a distanza di secoli tale pianta sia ancora capace di produrre frutti. Da lì nasce anche la leggenda che le arance di questa pianta siano miracolose. Un’altra leggenda, poi, vuole che le cinque arance candite regalate da Caterina da Siena al Papa Urbano VI nel 1379, provenivano proprio da questa pianta, raccolte dalle mani della stessa Santa Caterina.
Ma possibile che questa sia sempre la pianta piantumata nel 1220 da San Domenico? Difficile a dirsi. Se è vero che la vita produttiva normale di una pianta di arancio è di 50-60 anni, è anche vero che ci sono piante particolarmente curate che hanno superato anche il secolo di vita. Ma qui parliamo di secoli e secoli per una pianta sempreverde che, fra l’altro, produce ancora frutti.