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bottiglie di plastica

La plastica vivente, una scoperta rivoluzionaria in grado di ridurre l’inquinamento: ecco di cosa si tratta

Negli ultimi anni, il problema dell’inquinamento ha assunto proporzioni preoccupanti e il maggior inquinante è sicuramente rappresentato dalla plastica. Scienziati e ambientalisti uniscono le loro forze per rispondere a questa crisi. Ultimamente da questa collaborazione è nata l’idea di una nuova forma di plastica, nota come plastica vivente, che ha la capacità di degradarsi da sola quando comincia a deteriorarsi. Questa straordinaria innovazione potrebbe rivoluzionare il settore dei materiali plastici, riducendo i tempi di decomposizione rispetto alle plastiche tradizionali e quindi l’inquinamento.

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Cos’è la plastica vivente e come si autodistrugge

Ma andiamo a capire qualcosa in più riguardo questa invenzione. Come dicevamo a differenza delle plastiche comuni che impiegano decenni a decomporsi questa nuova plastica può distruggersi completamente in meno di un mese. Questa sua capacità è dovuta al contenuto di spore batteriche che rilasciano enzimi speciali all’interno della struttura della plastica. Questi enzimi sono in grado di mangiare la plastica, diminuendo i tempi di decomposizione e quindi l’inquinamento.

Il gruppo di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze ha realizzato un metodo innovativo per integrare questi batteri nella plastica vivente. Quando la plastica inizia a consumarsi, le spore batteriche germinano e liberano enzimi che accelerano il processo di degradazione.

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Altri esperimenti hanno dimostrato che è addirittura possibile ridurne ulteriormente i tempi, portando la degradazione da un mese ad una settimana. Questo sarebbe possibile grazie ad un secondo enzima derivato dal lievito Candida antarctica. Questa nuova plastica vivente, oltre questa caratteristica si è dimostrata anche molto resistente sia ad alte temperature che a pressioni. Questo la rende adatta a sostituire la plastica comune anche nella costruzione di imballaggi e contenitori.

La plastica vivente è una scoperta sensazionale che ha grandi potenzialità e offrirebbe un valido aiuto per contrastare l’inquinamento da plastica e i problemi legati alle discariche e agli oceani ormai pieni di rifiuti. La ricerca segna così un passo importante verso la realizzazione di materiali biodegradabili che non solo possano ridurre l’impatto ambientale della plastica, ma anche contribuire a una gestione più responsabile delle risorse del nostro pianeta.