Vivere Green
Bottiglie di plastica vuote

La plastica ormai ha sommerso il mondo: ecco i posti più strani dov’è stata trovata

Sul tema della plastica spesso torniamo. Ce lo impongono i continui allarmi lanciati dagli scienziati, tesi ad aprire gli occhi circa la situazione nella quale ci troviamo a vivere. Dopo aver maltrattato a lungo l’ambiente, è giunta l’ora di prenderne atto e agire di conseguenza.

I posti più strani dove sono state trovate tracce di plastica, dalla montagna al deserto

Bottiglie di plastica vuote

Mentre in passato ignoravamo gli effetti delle nostre azioni, adesso ci sono poche scuse che tengono. Certo, la principale responsabilità pesa sulle spalle della politica internazionale.

Le decisioni dei Governi e degli organismi comunitari avranno un ruolo determinante. Tuttavia, anche noi possiamo dare un contributo, nel nostro piccolo. Basterebbe applicare una serie di accortezze, tipo comprare i prodotti per l’igiene personali solidi, anziché quelli spacciati nei flaconi. Oppure, sa essere di aiuto il rispetto della raccolta differenziata. Ciò ne favorisce lo smaltimento, evitando di creare le cosiddette “isole di plastica”.

Raccolta rifiuti

Nonostante i passi in avanti compiuti negli ultimi anni, ancora oggi si commettono dei gravi errori. In una recente ricerca pubblicata da Legambiente è emerso, per esempio, che ogni 100 metri di spiagge vengono lasciati 1.000 rifiuti. Un dato spaventoso, che ci dovrebbe aprire gli occhi sulla portata delle azioni del singolo individuo. Anziché, scaricare la responsabilità sempre sugli altri, faremmo bene a dare il buon esempio, attraverso le scelte quotidiane.

Spazzatura

Recenti notizie di cronaca testimoniano la presenza della plastica un po’ dappertutto, anche nei luoghi più impensabili. Ad esempio, delle tracce sono state rinvenute a quasi 9 mila metri di altitudine oppure in profondità, pure nella Fossa delle Marianne.

Inoltre, prodotti in polietilene, PET e Nylon hanno finito per riempire pure il deserto dell’Iran, in mezzo al nulla. Come? Secondo quanto indicano gli studiosi, il fenomeno sarebbe da attribuire all’azione del vento.

Infine, sono state addirittura rilevate nella placenta, nella misura di 5 o 10 micron: tanto quanto un globulo rosso.