Secondo un report realizzato da Legambiente insieme ad Alce Nero, il 44% della frutta e della verdura in commercio conterrebbe pesticidi. Fra l’altro, alcuni di questi sarebbero pure vietati dalla legge. Questo vuol dire che solo il 55% dei campioni esaminati è privo di fitofarmaci. Un dato non confortante considerando che un’analisi analoga dello scorso anno aveva rilevato pesticidi nel 36% dei campioni. Quindi, al posto di diminuire, sono aumentati.
Ancora troppi pesticidi in frutta e verdura
L’indagine ha interessato qualcosa come 4.313 campioni di alimenti, fra quelli di origine animale e quelli vegetali. Bisogna subito precisare, però, che la maggior parte dei campioni positivi ai pesticidi non superavano comunque i limiti consentiti dalla legge, quindi non erano pericolosi per la salute dell’uomo. In effetti, dai dati, è saltato fuori che solamente l’1% aveva quantitativi di fitofarmaci che superavano i limiti. Questo però significa anche che solamente il 54,8% dei campioni era del tutto privo di pesticidi.
Il report ha spiegato che è soprattutto la frutta ad essere interessata dai problemi dei pesticidi. Più del 70,3% conteneva uno o più fitofarmaci. Queste alcune percentuali:
- pere: 91,6%
- uva da tavola: 88,3%
- cereali integrati: 77,7%
- vino: 61,8%
- peperoni: 60,6%
Ripetiamo che, comunque, nella maggior parte dei casi i quantitativi di pesticidi in frutta e verdura erano ben dentro i limiti consentiti dalle leggi. Solo che, e questo è un dato più inquietante, fra i pesticidi maggiormente segnalati in questi campioni c’erano alcuni fitofarmaci vietati dal 2020. Per esempio, il Thiacloprid, pesticida decisamente vietato, è stato trovato in due campioni di miele, in uno di pesca e in uno di mela.
L’imidacloprid, invece, molecole fra l’altro usata in diversi antiparassitari di uso comune per cani e gatti, è stato trovato in 34 campioni di albicocche, arancie, mandarini, banane, uva, pomodori, peperoni e carciofi.
Alla luce di tali dati, ecco che Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha chiesto che l’Unione Europea si attivi per raggiungere il taglio dell’uso del 62% dei pesticidi previsto entro il 2030.
Per questi motivi è importante lavare sempre bene frutta e verdura, proprio per eliminare eventuali residui di pesticidi rimasti sulla bucca.