Vivere Green

Inquinamento atmosferico, migliaia di medici preoccupati degli effetti sui più piccoli: il motivo

Si aggiungono anche Fimp e Sin ai firmatari della lettera, mediante cui si invitano il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nonché i sindaci italiani, a prendere provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico.

Inquinamento atmosferico: i gravi effetti sui più piccoli

I gruppi Associazione Culturale Pediatri (ACP), Società Italiana Pediatria (SIP), Società Italiana Nutrizione Pediatrica (SINUPE), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e l’Associazione Italiana Neonatologi (SIN), rappresentanti un totale di 14 mila professionisti, tra medici pediatri e neonatologi, cercano di smuovere le acque, instillando un maggiore senso di coscienza civile.

Sulla base delle rilevazioni effettuate dalle agenzie competenti in materia, i soggetti impegnati nell’iniziativa chiedono di porre in pratica degli accorgimenti, affinché le emissioni nocive nell’ambiente diminuiscano.

Feto

Il costo sociale è troppo alto e chi ne paga maggiormente il prezzo sono, in primis, le nuove generazioni. In particolare, ne vengono colpiti i più piccoli nei primissimi anni e addirittura ancora in stato fetale. Ciò poiché non hanno completato il processo di maturazione degli organi, capaci di sopportare le emissioni nocive nell’ecosistema. Di recente, è diminuita pure l’aspettativa di vita, un campanello d’allarme supplementare, che invita a una riflessione approfondita.

Nella missiva inviata, i proponenti non sottolineano soltanto il problema, bensì tentano di fornire dei suggerimenti sulle azioni da attuare. Ad avviso di pediatri e neonatologi, occorre cambiare il modo di concepire la mobilità. Anziché continuare a usare l’auto, sarebbe il caso di spingere la popolazione verso l’impiego di mezzi sostenibili, a partire dalla bicicletta.

Bambino tiene il dito del genitore

I primi cittadini che non vi hanno fin qui provveduto sarebbero tenuti a: introdurre le Zone a Traffico Limitato (ZTL); ridurre i limiti di velocità a 30 km/h (o anche 20 km/h nei pressi degli edifici scolastici); sviluppare piste ciclabili. Le parti si dicono disponibili a condividere il loro sapere, fornendo un servizio di consulenza, nei tempi e nei modi indicati dalle istituzioni.