Nel caso vi siate persi l’aurora boreale di maggio, non temete: il fenomeno dovrebbe ripresentarsi di nuovo quest’estate. Più precisamente, nel mese di luglio l’attiva geomagnetica del sole sarà al suo massimo e questo permetterà, soprattutto nelle regioni del nord, di ammirare di nuovo questo spettacolare fenomeno atmosferico.
Che cos’è l’aurora boreale?
L’aurora boreale è quel particolare fenomeno atmosferico grazie al quale delle bande luminose e colorate sono visibili nel cielo, di notte. Parliamo di aurora boreale nel nostro emisfero, mentre in quello australe si parla di aurora australe.
Solitamente il fenomeno è visibile nelle zone vicino al circolo polare artico. Si manifesta quando le particelle cariche, quindi protoni ed elettroni che arrivano col vento solare, interferiscono col campo magnetico terrestre. Questa interazione fa sì che le particelle siano trascinate verso i due poli magnetici.
Una volta che entrano in contatto con atomi e molecole della ionosfera, ecco che causano l’emissione di luce che noi vediamo. In particolare, l’interazione con l’ossigeno causa l’emissione di luce verde e rossa, mentre l’interazione con l’azoto causa l’emissione di luce blu e viola.
Di solito l’aurora boreale è visibile nelle zone intorno al circolo polare, quindi in Norvegia, Finlandia, Svezia, Islanda, Canada e anche Alaska. Tuttavia lo scorso maggio l’Italia è stata interessata da una potente tempesta geomagnetica. Tanto che l’aurora boreale è stata visibile anche a latitudini più basse, qui da noi.
In particolare la Toscana, Il Lazio, l’Abruzzo, la Puglia e la Sicilia, nella notte fra il 10 1 l’11 maggio, hanno visto il cielo tingersi di rosa, rosso, magenta e viola. E a luglio 2025 si replica. Questo perché il ciclo solare raggiungerà il suo picco, con un aumento durante il mese di luglio dell’attività solare con particolare riferimento alle macchie solari e alle espulsioni della massa coronale.
Quindi ecco perché a luglio, con un po’ di fortuna, potremo nuovamente ammirare questo fenomeno. Le regioni maggiormente interessate questa volta saranno il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige.