Purtroppo non tutti credono che i cambiamenti climatici stiano minacciando la sopravvivenza della Terra e dunque anche la sopravvivenza dell’uomo. In molti, nonostante le evidenze, i dati e le prove scientifiche portate a testimonianza, continuano a non crederci e a fare spallucce. Ebbene, forse costoro potranno convincersi se gli verrà spiegato che il surriscaldamento globale è un pericolo anche per il loro portafoglio. Questo perché il riscaldamento globale ci influenza anche economicamente. E in negativo, rendendoci tutti più poveri.
Come fa il surriscaldamento globale a renderci poveri?
Lo studio in questione è stato condotta da Max Kotz dell’Istituto di Potsdam sulla ricerca dell’impatto climatico in Germania e dalla Banca Centrale Europea (lo trovate pubblicato sulla rivista Communications, Earth and the Environment). Quello che succede, in pratica, è che l’aumento delle temperature medie stagionali causato dai cambiamenti climatici fa aumentare l’inflazione. Ma non solo: aumentano anche i prezzi dei prodotti alimentari.
Analizzando i prezzi di cibo e diversi beni di uso comune in 121 Paesi dal 1996 ad oggi, ecco che gli eventi meteo estremi e i cambiamenti del clima hanno fatto aumentare il costo del cibo dell’1,5-1,8 punti percentuali all’anno rispetto a dieci anni fa.
E non va meglio con l’inflazione: in totale aumenterà di 0,8-0,9 punti entro il 2035. Le temperature anomale fuori stagione e gli eventi avversi estremi come grandinate, piogge torrenziali con annesse alluvioni, gelate fuori stagione tendono a ridurre la produttività agricola. Il che crea un effetto a catena prima sull’inflazione alimentare e poi su quella totale.
Pensiamo al caldo anomalo che nel 2022 ha imperversato in Europa. Il caldo ha ridotto la produzione di cibo, riducendo anche le scorte e facendo aumentare i prezzi dei prodotti alimentari di due terzi di punto percentuale. L’inflazione, invece, è aumentata di un terzo.
E se i prezzi aumentano, vuol dire che i nostri portafogli saranno progressivamente sempre più vuoti.