Il tè è una bevanda ricca di proprietà e benefici. Oltre ad essere dissetante, ci accompagna nelle pause, ci regala quel momento di relax e ci riscalda nelle gelide giornate d’inverno. Se sei un amante di infusi o bevande di certo preferirai acquistare il tè sfuso, che oltre a garantire una maggiore freschezza è di certo più sostenibile per l’ambiente.
In questo caso è molto importante imparare a conservarlo al meglio per evitare che perda le proprietà organolettiche. In questo articolo, vedremo alcune tecniche per far durare il tè sfuso e garantirne la freschezza.
Come conservare al meglio il tè sfuso
Il tè sfuso deve essere riposto in un luogo fresco e asciutto, come ad esempio una dispensa o armadio, lontano da fonti di calore o umidità. L’umidità soprattutto, come sappiamo bene è il nemico numero uno di questa bevanda in quanto ne altera la fragranza e ne modifica il sapore. Una temperatura troppo elevata d’altro canto può modificarne le caratteristiche chimiche, riducendo la sua freschezza e influenzandone l’aroma.
I contenitori trasparenti come barattoli in vetro, anche se ermetici, dovrebbero essere evitati poiché permettono alla luce di penetrare e di alterare il gusto e l’aroma della bevanda. È consigliabile utilizzare barattoli in latta o porcellana per mantenere intatte le sue qualità.
Il tè sfuso dovrebbe essere conservato lontano da altri prodotti aromatici come caffè, spezie o fragranze, poiché assorbe facilmente questi odori e sapori. Ciò potrebbe influire sul sapore finale.
Inoltre, per garantirne la freschezza è importante non conservarlo per troppo tempo. Generalmente, il tè sfuso dovrebbe essere consumato entro sei mesi dall’apertura del contenitore. Dopo questo periodo potrebbe perdere il suo sapore e i suoi aromi caratteristici. Quindi è meglio acquistare solo la quantità che è possibile consumare in un tempo ragionevole.
Ricordate di acquistare la vostra bevanda da produttori che conoscono bene il loro prodotto e offrono miscele di foglie provenienti da colture di qualità.