No, non stiamo sognando. I prezzi del pellet potrebbero diminuire in maniera importante nelle prossime settimane o mesi. Tutto dipenderà dall’approvazione o meno di un emendamento proposto dal governo presieduto da Giorgia Meloni.
In caso di fumata bianca, entrerebbe a far parte della Legge di Bilancio 2023 e, proprio in questi giorni, si stanno tenendo le discussioni presso le sedi istituzionale.
Prezzi del pellet: taglio dell’Iva in discussione
Lo scoppio della guerra in Ucraina, a causa dell’invasione dell’esercito russo di Vladimir Putin, ha sconvolto gli equilibri mondiali. Il prezzo non si è calcolato solo in termini di vite umane, bensì anche dal punto di vista economico le conseguenze sono state pesanti.
Il principale problema riscontrato dalle potenze occidentali riguarda gli idrocarburi, ovvero gas e petrolio. Venendo messo in commercio soltanto da pochi Paesi, tra cui, appunto, la Russia, hanno avuto luogo dei decisi rincari. Chi ne aveva la possibilità, all’inizio del conflitto ha deciso di cambiare il metodo di riscaldamento della propria abitazione, optando a favore della stufa a legna o a pellet.
In principio sembrava la panacea di ogni male. Tuttavia, con il passare del tempo è sopraggiunta la speculazione. Consapevoli dell’elevata domanda, i produttori del pellet se ne sono approfittati, imponendo tariffe sempre più alte. Dunque, qualora entrasse in vigore, la proposta menzionata in apertura verrebbe accolta con grande favore dai cittadini italiani.
L’esecutivo della nostra penisola ha stabilito di adoperarsi per tenere a freno il continuo aumento delle fonti energetiche, compresa la legna. Nella fattispecie, avrebbe intenzione di tornare ad applicare un’IVA del 10 per cento sul pellet, attualmente del 22 per cento.
L’aumento risale alla Legge di Bilancio del 2015 e da quel momento in poi non si è mai verificato alcun dietrofront. Inoltre, si pensa ad abbassare l’Imposta sul Valore Aggiunto per il teleriscaldamento al 5 per cento.