Qualunque sia la tua varietà preferita, non c’è dubbio: le ortensie sono belle da togliere il fiato! Derivante dalle parole greche “hydor” (acqua) e “angos” (vaso), la parola rimanda subito a una loro caratteristica peculiare: il bisogno di notevoli quantità di acqua. In caso contrario, infatti, avranno vita breve. Prendine, allora, atto e regolati di conseguenza.
Secondo alcune culture locali, il fiore trascende la dimensione terrena e incarna valori spirituali. Spesso adottata a scopo simbolico nella cultura orientale, più esattamente in Giappone, vanta delle qualità fantastiche.
Il trucco del rametto per moltiplicare le ortensie
Elegante come poche altre specie, la prima volta che la avrai vista ti sarà battuto forte il cuore e gli occhi ti avranno iniziano a brillare. Anche per la persona più fredda è impossibile rimanere distaccato, senza lasciarsi prendere dalla magia del momento. E lo sai qual è la (forse) la parte migliore? Coltivarla richiede poche attenzioni!
Persino chi ha poca o nessuna dimestichezza nelle operazioni di giardinaggio, vi prenderà presto familiarità. Difatti, i passaggi da osservare sono minimi, all’altezza anche di chi ha meno competenza e abilità. A ogni modo, delle accortezze vanno comunque pur sempre prese, poche ma imprescindibili. Ciò che andremo ora a conoscere è una tecnica tanto originale quanto valida.
Innanzitutto, l’ortensia richiede un tipo specifico di terriccio in vaso: un mix di torba bionda strutturata, irlandese di media umificazione e pomice sarà adeguato. Ricava delle talee di lunghezza tra i 10 e i 15 cm, togli le foglie eccetto le due in cima e taglia a metà quelle grandi, così da trattenere i liquidi il più possibile. Dato il forte fabbisogno idrico, è cruciale disperderne il meno possibile.
Dopodiché, esegui un forellino nel terriccio e dimora le talee di almeno 5 cm. Per concludere, colloca il vaso in una zona semi-ombreggiata: il contatto diretto con i raggi del Sole può provocare dei disagi.