Il caldo anomalo scatenato dai cambiamenti climatici sta avendo tanti effetti collaterali inimmaginabili. Ogni giorno salta fuori qualcosa di nuovo e inaspettato. Se le temperature eccessive e la scarsità di pioggia, è facile pensare che possano ridursi i nevai e le riserve idriche dei bacini. Tuttavia non altrettanto immediato è il fatto che possano scolorire il radicchio o rendere i cormorani stanziali.
Caldo anomalo ed effetti su animali e ortaggi
Il caldo anomalo di questo inverno sta creando non pochi effetti secondari. Secondo quanto rivelato da Coldiretti, per colpa delle temperature superiori di 1,15 gradi sulla media stagionale e per via del 30% in meno di precipitazioni, in questo inverno 2022/23 abbiamo avuto:
- api che escono troppo presto dagli alveari, confuse dal caldo fuori stagione e che rischiano di morire alla prima gelata
- mimose, noccioli e limoni che fioriscono fuori stagione e che anche loro rischiano di essere distrutti o dalla prima gelata o da eventuali grandinate (i cambiamenti climatici stanno creando gravi problemi anche ad altre piante, ne avevamo parlato qui)
- radicchi e ortaggi scoloriti in Veneto, visto che, per via della mancanza del freddo, non riescono a maturare (cosa che rende impossibile metterli poi in commercio, con perdite del 30% di fatturato). In pratica le piante si limitano a crescere in altezza e vanno a seme, ma non producono niente
- cormorani che, nel Sud Italia, non migrano più e sono diventati stanziali, rubando i pesci degli allevamenti e in mare aperto. Considerando che ogni singolo cormorano può mangiare fino a 10 kg di pesce al mese (300 grammi circa al giorno), ecco che ad essere danneggiati sono allevamenti e pescatori. Inoltre anche l’ecosistema marino è a rischio: l’attività predatoria di caccia dei cormorani è così intensa da non dare tempo alle specie di cui si nutrono di riprodursi
Coldiretti ha fatto sapere che la sua paura più grande è che nel corso delle prossime settimane possano esserci ondate di gelo notturno. Tuttavia non si escludono neanche grandinate. Questi eventi potrebbero finire col distruggere fiori e gemme di piante e alberi, diminuendo inevitabilmente i prossimi raccolti. E che dire delle api che rischiano di morire per le ondate di gelo e che non potranno impollinare i fiori?
Coldiretti ricorda, poi, che i cambiamenti climatici stanno tropicalizzando il clima qui da noi. Questo si traduce con un clima caratterizzato da una maggior frequenza di eventi meteo violenti. Fra di essi annoveriamo temporali e bombe d’acqua improvvise che causano anche alluvioni ed esondazioni). Inoltre ci sono meno piogge e sbalzi termici molto repentini, con passaggi dal sole al maltempo in un nanosecondo.