Fra i tanti prodotti che derivano dalle api, oggi parleremo della cera d’api. Sentiamo spesso parlare di questa sostanza che viene usata fin dall’antichità, ma sappiamo davvero cosa sia e a cosa serve? È importante sapere queste cose per poterla utilizzare nel modo più corretto. Ovviamente se siete vegani, non dovete utilizzare in nessun caso la cera d’api, in quanto prodotto derivante dagli animali.
Cera d’api, tutto quello che devi sapere
Con il termine di cera d’api si intende una cera di origine naturale che è prodotta dalle api. A produrla sono le api operaie, quelle di età fra i 12 e i 17 giorni. La cera viene prodotta da ghiandole poste sulla parte ventrale dell’addome e viene emessa sotto forma di scagliette.
Le api utilizzano la cera per costruire le cellette esagonali del favo, quelle dove crescono le larve e dove sono depositati miele e polline. Prima di poter essere usata, la cera deve subire un processo di purificazione.
Per poter produrre la cera, le api devono consumare del miele (in quantità circa 8-10 volte superiori al peso della cera prodotta). Il colore della cera cambia un po’ a seconda di vari fattori, fra cui i fiori da cui le api hanno raccolto il polline e al suo uso. Per esempio, la cera che deriva dai favi di covata è più scura rispetto a quella che deriva dai favi da miele in quanto accumula più impurità.
Mentre ai tempi degli Egizi e degli antichi Romani era usata anche per costruire le navi, per isolare i dipinti dall’acqua o nelle mummie, ecco che nel Medioevo divenne anche una valuta.
Attualmente, invece, è usata per realizzare candele (rispetto a quelle classiche gocciolano di meno e il fumo è meno invasivo), prodotti cosmetici e prodotti farmaceutici. Inoltre è usata per lucidare i mobili, le scarpe e anche nei tavoli da biliardo per riempire i forellini delle viti.
La cera è anche ampiamente usata per realizzare saponette, soprattutto aggiungendoci olio di oliva. Usata anche nella cera per i baffi, a livello alimentare si usa per rivestire alcuni formaggi per proteggerli durante la lucidatura. Come agente lucidante, la trovi anche come additivo alimentare con la sigla E901.
A proposito di api: lo sapevi che gli sciami sono capaci di produrre elettricità?