A dirlo non siamo noi, bensì uno studio realizzato dalla Federal Univrsity of Sao Carlos (UFSCar): i glitter sono più pericolosi per l’ambiente di quanto non si pensi. Ormai troviamo i glitter praticamente dappertutto: trucchi, ombretti e rossetti la fanno da padrone, ma si trovano anche sugli accessori per capelli, su gioielli di bigiotteria, sugli accessori per le feste, sui giocattoli, sui vestiti e persino sugli oggetti di cancelleria. Ebbene: i glitter non sono altro che microplastiche che finiscono con l’inquinare fiumi, laghi, mari e oceani.
Perché i glitter inquinano l’ambiente?
Non a caso l’Unione Europa ha vietato i glitter di microplastiche (o meglio: ha vietato il commercio di merci con quelli liberi, cioè quelli che finiscono con il disperdersi nell’ambiente). Ma questo non basta: lo studio in questione ha dimostrato che questi minuscoli frammenti di plastica e metallo possono diminuire la quantità di luce solare che penetra nelle acque. Il che vuol dire ridurre anche la capacità di fotosintesi delle piante acquatiche.
E come tutte le microplastiche, anche i glitter non si decompongono, finendo con l’accumularsi nell’ambiente. Inoltre sono così piccoli che anche gli impianti di trattamento delle acque reflue non riescono a trattenerli nelle maglie dei loro filtri ed ecco che finiscono con il raggiungere anche mari e oceani.
Lo studio ha dimostrato che questi glitter contengono sia plastiche che metalli come l’alluminio. E proprio questi metalli fungono da ostacolo alla luce. I ricercatori hanno osservato i loro effetti negativi sull’Egeria densa, una pianta acquatica macrofita a fiori grandi che si trova in Brasile, Argentina e Uruguay.
I ricercatori hanno posizionato piante di Egeria densa in palloni contenenti acqua proveniente dal bacino idrico del Monjolinho. Hanno poi aggiunto alle acque dei glitter, osservando cosa sarebbe successo.
Si è così visto che i tassi di fotosintesi erano 1,54 volte più alti quando nelle acque non c’erano i glitter. Inoltre anche la respirazione era peggiore, anche se non a livello significativo.
Luana Lume Yoshida, uno dei autori dello studio, ha spiegato che i glitter finiscono con l’interferire con la fotosintesi. Questo probabilmente è dovuto al fatto che la componente metallica di questi frammenti riflette la luce solare.
Ma i danni ambientali causati da questi pezzettini di plastica e metallo non interessano solo le specie vegetali. Infatti possono essere accidentalmente ingeriti da molluschi vari, lumache di mare e vermi marini, alterando il loro metabolismo. E se noi mangiamo quei molluschi ecco che finiamo anche noi con l’ingerire i glitter.