E’ stato scoperto un nuovo tipo di verdura: la lattuga dorata. E’ ricca di β-carotene e rappresenta una rivoluzione biotecnologica che aumenta di 30 volte il valore nutrizionale delle foglie, con potenziali benefici per la salute globale.
Le insalate le abbiamo provate di tutti i tipi, dalla classica verde, all’indivia, alla rucola, il soncino, la cicoria, l’insalata di cavolo (tutti i cavoli e i broccoli),alle rape, fino al sedano. Insomma ci sono davvero tante qualità che variano in base ai propri gusti. Quella che probabilmente ancora in pochi abbiamo provato è la lattuga dorata.
La scoperta di questo nuovo tipo di verdura è stata resa possibile grazie un team di ricercatori di un’università di Valencia, in Spagna. L’obiettivo è stato quello di potenziare le proprietà nutrizionali dell’ ortaggio a foglia larga, arricchendolo di β-carotene.Si tratta di un pigmento che il nostro organismo converte in vitamina A. Il risultato? Una lattuga dorata, contenente fino a 30 volte più β-carotene rispetto alle foglie non trattate.
Perché questo tipo di lattuga può essere molto importante per la salute globale
La scelta di voler coltivare questo genere di verdura è quella di creare un alimento che fosse in grado di sopperire a carenze proprio di Vitamina A nell’organismo umano. Il processo di coltivazione di questo tipo di insalata, passa dalla biofortificazione, ovvero un altro processo che mira a migliorare il contenuto nutrizionale delle piante. Solitamente viene utilizzata l’ingegneria genetica, in altri casi il miglioramento genetico convenzionale (consiste nella selezione e nell’incrocio di varietà di piante con alti livelli di nutrienti per creare nuove varietà più nutrienti).
Altrimenti per procedere alla biofortificazione si può anche utilizzare un approccio agronomico. Vengono, in altre parole, utilizzate delle tecniche di coltivazione, come la concimazione fogliare, per aumentare la disponibilità di nutrienti nelle piante.
Questo particolare processo di cui abbiamo parlato può essere molto importante per il pianeta: può combattere la malnutrizione nei paesi in via di sviluppo. Allo stesso tempo può avere anche applicazioni nei paesi industrializzati per migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti.