Ormai hai deciso: ti vuoi disfare dello scolapasta. Per anni ha assolto ottimamente al suo compito, ma ora desideri cambiare e il tuo primo pensiero è di buttarlo, presso gli appositi contenitori. E se ti dicessimo che può ancora essere utile? Come spesso raccontiamo su queste stesse pagine, il riciclo è una vera e propria arte, tramandata di madre in figlia.
Al giorno d’oggi, nel pieno di una società consumistica fino al midollo, in molti lo hanno dimenticato. Mentre in passato le nostre nonne avevano connaturato in sé l’arte di arrangiarsi, sfruttando le poche risorse a disposizione con arguzia e creatività, i tempi sono ora mutati.
Come riciclare il vecchio scolapasta in modo creativo
Anche se abbiamo radicata la tendenza di lamentarci un giorno sì e l’altro pure, dovremmo sentirci grati di quante possibilità abbiamo nella nostra epoca. Lo mettiamo in secondo piano, fino a dimenticarcelo, poiché lo diamo per scontato. Basterebbe, però, guardarsi intorno per capire che di scontato non c’è nulla.
In certe parti del mondo la povertà, quella vera (che non significa non avere la possibilità di comprare lo smartphone di ultima generazione), è persistente. E, a proposito del mondo, l’ecosistema ha ormai dato degli evidenti segni di intolleranza al comportamento dell’uomo.
Delle emergenze climatiche ne sentiamo parlare di continuo e, anche se le responsabilità ricadono soprattutto sugli organi politici chiamati ad assumere dei provvedimenti, nel nostro piccolo abbiamo modo fare qualcosa. Ad esempio, rispolverando l’arte del riciclo, a discapito della moda “usa e getta”, alquanto deleteria.
Ti converrà pure dal punto di vista economico, un ulteriore aspetto da prendere in considerazione, specie ora con il rincaro incessante dei beni di prima necessità.
Sebbene appaia impossibile, lo scolapasta è riutilizzabile in differenti contesti, trasformandolo, ad esempio, in una sorta di vaso, dove trapiantare fiori e ortaggi: per dargli un tocco di vivacità, dipingilo con dei colori acrilici.