L’allarme arriva dalla rivista Oko Test: a seguito di un’indagine eseguita su 20 marche di gallette di riso, ecco che in molte di esse sono stati ritrovati livelli troppo alti di arsenico. Il problema è che molte di queste gallette venivano pubblicizzate come anche adatte a neonati e bambini. Ora, è bene precisare che qui non si parla di marche, anche perché l’indagine ha coinvolto prodotti tedeschi. Il focus, qui, è che bisogna considerare che possono esserci potenziali rischi per la nostra salute anche là dove meno te li aspetti.
Cosa contengono le gallette di riso?
È noto che, nel riso, talvolta si possono trovare residui di arsenico. Questo perché l’arsenico è un elemento che fa comunque parte del terreno, anche se in quantità tali da non causare problemi. Il guaio, però, è che le piante di riso, potenzialmente, potrebbero assorbirne troppo (particolarmente a rischio quello integrale in quanto l’arsenico si accumula nella crusca) e questi livelli di arsenico potrebbero essere trasferiti anche nei prodotti derivati dalla lavorazione del riso.
Il test in questione ha riguardato 20 marchi di gallette di riso e in 11 di esse sono stati trovati livelli troppo alti di arsenico. Fermo restando che non esistono dei limiti stabiliti per i livelli di arsenico nelle gallette di riso, soprattutto per quelle destinate all’alimentazione di neonati e bambini, ecco che la rivista ha preso come punto di riferimento i limiti stabiliti per il riso usato per produrre gli alimenti per bambini.
Così è saltato fuori che in 7 marchi di gallette, il contenuto di arsenico era al di sopra dei limiti consentiti dalle legge. Già che c’erano, le gallette di riso sono state anche testate per altri elementi potenzialmente nocivi:
- cadmio: metallo pesante che si trova normalmente nel terriccio. In cinque prodotti era presente (ricordiamo che il cadmio può dare problemi renali)
- piombo: rilevate minime tracce
- aflatossine: in questo caso le quantità rilevate erano molto basse
- acrilammide: trovata solo in tracce
- componenti di oli minerali: rilevate piccole tracce
Ma non temere: esiste un sistema per cercare di ridurre il quantitativo di arsenico presente nel riso.
Avvelenamento da arsenico, sintomi
L’arsenico è l’elemeno chimico con numero atomico 33. Con il simbolo As, è un metalloide che, se ingerito, provoca una forma di avvelenamento o acuto o cronico. L’avvelenamento acuto da arsenico si ha quando la sostanza viene ingerita in alti quantitativi e per breve tempo. Come sintomi si hanno:
- nausea
- vomito
- dolore addominale
- diarrea acquosa con sangue
- encefalopatia
Quando, invece, viene assunto sul lungo periodo, ma in quantitativi minori, ecco che si hanno sintomi da avvelenamento cronico (di solito questo tipo di avvelenamento è causato da acqua potabile contaminata):
- cute scura e ispessita
- dolore addominale
- diarrea
- disturbi cardiaci
- senso di intorpidimento
- tumori