Questo bellissimo e spettacolare fiore è il Solanum elaeagnifolium. Nota anche come belladonna dalle foglie d’argento, come si evince dal nome è una pianta che fa parte della famiglia delle Solanaceae (quella delle patate, per intenderci). Tuttavia non dobbiamo farci ingannare dalla sua bellezza: si tratta di una pianta non solo infestante, ma anche assai velenosa. Cosa a cui dobbiamo fare attenzione se in giardino abbiamo cani, gatti o bambini piccoli.
Tutto quello che volevate sapere sulla Solanum elaeagnifolium
La Solanum elaeagnifolium ha tipiche foglie argentee e fiori di un colore blu-violetto intenso, con stami gialli. I fiori, come potete vedere, sono molto appariscenti. Il che la rende una perfetta pianta ornamentale.
Se non fosse per due problemi:
- è infestante: il che vuol dire che se la coltiviamo in vaso non ci sono problemi, ma se la coltiviamo in campo dobbiamo arginare in qualche modo la sua crescita prima che finisca col ricoprire l’intero giardino
- è tossica e velenosa: il problema è che tutte le parti della pianta (quindi fiori, foglie, steli e radici) sono ricche di alcaloidi tossici che possono causare sintomi come nausea, vomito, dolore addominale diarrea e sintomi neurologici se ingerite per errore. Il che vuol dire che se abbiamo un giardino a cui hanno accesso cani, gatti o bambini, bisogna fare in modo che non possano raggiungere nessuna parte della pianta
Detto ciò, potrebbe esservi venuta l’idea di coltivare questa pianta. Considerate che non sopporta il freddo, motivo per cui, se coltivata in vaso, d’inverno va riposta in casa o in serra. Se coltivata in giardino, invece, bisogna proteggerla con gli appositi teli dal freddo e dal vento.
Queste alcune indicazioni per coltivarla con successo:
- posizione: vuole il sole e una posizione riparata dal freddo e dalle correnti d’aria
- terreno: ama i terricci aridi e sabbiosi, anche se in realtà si adatta bene a molti tipi di terreno. Fate solo in modo che il terreno sia ben drenante per evitare ristagni idrici che conducono al marciume radicale
- potatura: in autunno, alla fine della fioritura, un terzo della pianta deve essere potata. In questo modo la pianta potrà superare l’inverno e ricrescere in primavera