L’arrivo della primavera segna una fase critica per la lotta contro il calabrone asiatico, noto anche come Vespa velutina. Questo insetto invasivo è responsabile della decimazione di colonie di api e della minaccia per la biodiversità. È fondamentale adottare misure preventive per limitare la proliferazione di questa specie. Riconoscere le regine e utilizzare trappole appropriate sono passi cruciali per affrontare il problema efficacemente.

Motivi per agire tempestivamente contro il calabrone asiatico
Il calabrone asiatico è stato avvistato per la prima volta in Italia nel 2013, precisamente nella Liguria occidentale, e da quel momento ha cominciato a diffondersi in diverse regioni del Paese. Inizialmente, si credeva che il periodo migliore per la cattura fosse durante la fine della primavera, quando i nidi secondari erano già sviluppati. Tuttavia, ricerche recenti hanno rivelato che le regine fondatrici riescono a sopravvivere all’inverno, rifugiandosi nel terreno o in tronchi d’albero, per poi riemergere con l’arrivo delle temperature più calde.
Di conseguenza, la strategia più efficace per limitare la proliferazione della Vespa velutina è quella di catturare le regine tra febbraio e marzo. Ogni regina eliminata equivale a circa 1.500 calabroni in meno che nasceranno. In Italia, sono state implementate varie misure preventive, tra cui la distribuzione di trappole nelle aree più colpite e il monitoraggio degli esemplari tramite reti di sorveglianza. È fondamentale coinvolgere anche cittadini e apicoltori nella cattura precoce delle regine, con l’obiettivo di fermare la proliferazione prima che inizi la riproduzione primaverile.
Identificazione delle regine di calabrone asiatico
Le regine di calabrone asiatico escono dal letargo tra febbraio e marzo, cercando cibo e luoghi per costruire i loro nidi primari. A differenza delle operaie, le regine hanno dimensioni maggiori e caratteristiche distintive. La loro lunghezza varia tra 25 e 35 mm, rispetto ai 17-24 mm delle operaie. Presentano un corpo di colore nero o marrone scuro con bande arancioni o gialle sull’addome, e una banda gialla-arancione ben visibile all’estremità dell’addome. Le zampe sono nere alla base e gialle all’estremità, mentre la testa è di un arancione intenso con mandibole robuste.
Di solito, le regine vengono avvistate da sole, mentre cercano un luogo sicuro per costruire il loro nido. Questi nidi primari vengono spesso collocati in aree protette come sottotetti, capannoni da giardino, cavità di alberi o strutture agricole abbandonate. Riconoscere questi luoghi e identificare le regine è essenziale per adottare misure preventive efficaci.
Metodi per la cattura delle regine di calabrone asiatico
Un metodo efficace per catturare le regine è la creazione di trappole specifiche. È possibile costruire una trappola artigianale in pochi minuti utilizzando materiali di facile reperibilità. Per realizzare la trappola è necessario avere a disposizione una bottiglia di plastica da 1,5 litri, filo di ferro o spago e un’esca attrattiva, come una miscela di birra, sciroppo di frutta e vino bianco.

La procedura per costruire la trappola è semplice: si deve tagliare la parte superiore della bottiglia e capovolgerla, creando un imbuto che viene inserito nella parte inferiore. Successivamente, si versa la miscela attrattiva all’interno e si appende la trappola in una zona soleggiata e riparata dal vento. È importante posizionare le trappole tra febbraio e aprile e rimuoverle successivamente per non catturare insetti utili come le api.
Innovazioni tecnologiche nella lotta contro il calabrone asiatico
Un approccio innovativo alla gestione del calabrone asiatico potrebbe derivare dall’uso della tecnologia, in particolare attraverso il tracciamento con microchip. Questo sistema permetterebbe di monitorare i calabroni fino ai loro nidi, facilitandone la localizzazione e successiva distruzione.
In Francia, sono già in corso esperimenti per tracciare il volo dei calabroni asiatici e identificare le loro colonie. Se questa tecnologia si dimostrerà efficace, potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nella lotta contro questa minaccia per l’ecosistema. Le api, essendo fondamentali per l’impollinazione e la conservazione della biodiversità, subiscono gravemente gli attacchi di questi predatori. Pertanto, la cattura tempestiva delle regine e la segnalazione di nidi sospetti sono azioni cruciali per limitare l’espansione della Vespa velutina e proteggere gli ecosistemi naturali.