Abbiamo sempre demonizzato erba ed erbacce in giardino e abbiamo fatto sempre in modo di tenerla pulita e in ordine tagliandola di continuo. Ma avremo fatto la cosa giusta? Secondo il movimento No Mow, movimento a sostegno del giardino naturale, se si vuole tutelare la biodiversità degli spazi verdi, l’erba non andrebbe mai tosata.
Se siete amanti della natura e volete praticare un po’ di giardinaggio naturale, dovete dire addio al taglia erba. Secondo il movimento No Mow, se si vogliono tutelare le biodiversità bisogna appunto disattivare volontariamente il gesto di tosare l’erba.
Un prato che non viene tagliato consente la crescita di una vasta gamma di piante e fiori selvatici e questo può promuovere la biodiversità nella zona. I fiori selvatici sono anche importanti per l’impollinazione delle api e di altri insetti.
Cos’è il giardinaggio naturale
Il giardinaggio naturale è un approccio al giardinaggio che mira a creare un ambiente sano e sostenibile utilizzando pratiche che si affidano alla natura al fine di ridurre l’uso di sostanze chimiche e sintetiche.
In questo tipo di giardinaggio, la prevenzione è fondamentale. Ciò significa che si cerca di evitare i problemi prima che si verifichino, piuttosto che agire solo quando il problema si presenta. Si utilizzano tecniche per aumentare la vitalità delle piante, favorire la crescita di organismi utili e ridurre la proliferazione di organismi nocivi.
Secondo questa filosofia, le erbacce non esistono e il motivo è facilmente intuibile. Tutte le piante che noi chiamiamo erbacce come malva, consolida, scabiosa, silene, dianthus e fiordaliso servono come nutrimento per gli insetti impollinatori. Persino l’ortica, la più odiata e combattuta nei giardini comuni, in questi paradisi naturali serve come nutrimento per le coccinelle che a loro volta, le terranno libere dai pidocchi.
Tutto ciò che esiste in natura è in perfetto equilibrio e fa parte di una catena perfettamente funzionante. Se prendete ad esempio il muschio è un ottimo indicatore della presenza di carenze nel terreno e serve come campanello d’allarme. La sua presenza permette di agire e di reintegrare tale carenze.