Manuel MagariniOrmai ci siamo! Dopo mesi di duro lavoro possiamo finalmente rilassarci, staccare la spina, dedicare del tempo a noi e alle persone care. In questi giorni di break dalla consueta routine quotidiana, laddove tu sia abbastanza fortunato, hai la possibilità di concederti un soggiorno in albergo.
Scegli tu la località: se ti piace sciare, la montagna è l’ideale, se prediligi il mare, prendi in considerazione di salire sull’aereo e andare nei Paesi caldi. Non dimentichiamo poi le mete culturali, delle quali noi italiani siamo circondati.
Come constaterai passando in una qualsiasi agenzia di viaggi, il ventaglio di opzioni è ampio e variegato. Un bravo tour operator riuscirà a individuare la soluzione più appropriata in base alle tue specifiche esigenze, anche nella scelta dell’hotel, in cui pernoterrai.
Soggiorno in albergo: cosa controllare
Non appena metti piedi nella tua stanza cercherai subito di guardarti in giro per constatarne le buone condizioni. L’igiene è la base per sentirsi a proprio agio. È superfluo sottolineare come, in caso contrario, rischi di avere delle ripercussioni a livello di salute. Anche se invisibili a occhio nudo, germi e batteri possono proliferare su ogni oggetto, persino i più banali.
Ovviamente, se la struttura osserva un severo protocollo ciò non succede, ma per stare tranquilli è sempre preferibile tenere la guardia alta, a maggior ragione se è il primo soggiorno in quel dato albergo.
Nel caso in cui ti diano un kit usa e getta, opportunamente sigillato, è sicuro, mentre qualche dubbio rimane quando trovi, ad esempio, dei bicchieri di vetro nel minibar. Per quanto appaiano puliti, talvolta, purtroppo, non è così. Il cliente precedente potrebbe averli adoperati, sciacquati e asciugati.
Pertanto, darebbero la parvenza di essere immacolati, traendo in inganno lo staff dell’hotel, che magari ha evitato di sostituirli o di disinfettarli. Ecco perché ti consigliamo di non fidarti a usarli: basta poco per rovinarsi la vacanza!
Monica Innaurato
Flavia Stinchelli