Non solo locuste, gli Stati Uniti si stanno preparando anche all’invasione delle cicale. E a proposito delle magicicade, ecco che l’entomologo Paolo Fontana ci parla della matematica che si cela dietro a questi insetti e alle loo periodiche invasioni. Cosa sono le magicicade? Con il termine Magicicada si intende un genere di cicale diffuse nel Nord America. Sono caratterizzate dall’avere un ciclo vitale di 13 e 17 anni. In pratica alcune specie vivono nel terreno per 13 anni, altre per 17, salvo poi emergere tutte insieme contemporaneamente in superficie, dando luogo a delle mega invasioni.
Le cicale e quell’insospettabile rapporto con la matematica
Paolo Fontana, entomologo e ricercatore presso la Fondazione Edmund Mach di Trento, ha spiegato che questo genere di cicale nord-americano ha dei cicli lunghissimi, di 13 e 17 anni per l’appunto. Facendo dei calcoli matematici e incrociando queste due covate differenti, si può fare una previsione dell’emersione di massa contemporanea dopo 221 anni (moltiplicare 13 x 17 in pratica).
Non si sa esattamente quante di queste cicale emergeranno dal terreno. Qualcuno spara cifre di miliardi di insetti, ma Fontana è più cauto e parla solamente di “tantissime” cicale. Il numero esatto, infatti, non può essere predetto perché dipende da diversi fattori. Fra questi ricordiamo:
- condizioni di svernamento
- condizioni di vita delle larve
- clima delle annate
- condizioni atmosferiche all’uscita dalla terra
Parlando delle cicale, a seconda della specie, la durata di vita varia da pochi giorni a pochi mesi. Si nutrono solitamente della linfa delle radici delle piante. Alcune arrivano anche a danneggiare indirettamente le piante. Per deporre le uova sui rami e attaccarle ad esse causano delle ferite sulla corteccia. E attraverso queste ferite ecco che possono fare il loro ingresso nelle piante batteri e patogeni che possono danneggiare e portare anche a morte la pianta.
In teoria le piante sono strutturate per sapersi difendere da queste cicale, ma se queste ultime sono tante ecco che qualche rischio potrebbe esserci. C’è anche da considerare, poi, che a causa dei cambiamenti climatici probabilmente, si trovano cicale anche dove prima non c’erano mai state. Lo stesso Fontana ha ammesso di aver trovato cicale a mille metri di quota, cosa mai vista prima.