Meglio il detersivo liquido o in polvere? Ecco una delle domande più gettonate tra le casalinghe (e i casalinghi) nel momento in cui bisogna trattare i panni in lavatrice. Una risposta definitiva, lo premettiamo a scanso di equivoci, non esiste.
Le considerazioni vanno sempre rapportate in base alla tipologia di capo, al ciclo di lavaggio e alle caratteristiche dell’elettrodomestico. Solo una volta preso in considerazione ciascun fattore è possibile avere un’idea più accurata in merito. Vediamo allora di comprendere come assumere la scelta corretta, evidenziando i pro e i contro di entrambe le opzioni.
I pro e i contro del detersivo liquido e di quello in polvere
Il detersivo liquido ha il vantaggio di essere delicato. Tende, infatti, a essere assorbito dai tessuti, senza lasciare residui una volta concluso il lavaggio. D’altro canto, in caso di errori nella quantità, rischia di comportare dei problemi.
Il prodotto è privo di additivi, ragion per cui se le dosi sono errate e la lavatrice non riceve una manutenzione periodica, germi e batteri avranno il campo libero. Aggrediranno l’elettrodomestico e, indirettamente, gli stessi vestiti che metterai nel cestello. I cattivi odori derivano dalla formazione di muffa, un altro contro da non sottovalutare.
Passando al detersivo in polvere, esso è di norma consigliato per i capi bianchi. Gli additivi scongiurano i disagi sopra indicati. Il fatto che non venga a formarsi la muffa è, ovviamente, un fatto positivo, in quanto può avere delle ripercussioni sulla tua salute e su quella delle persone con cui vivi. Eppure, non è oro tutto quel che luccica.
La principale criticità è da ricercarsi nella temperatura del ciclo. Difatti, con il detersivo in polvere è necessario impostare almeno i 40 gradi, altrimenti i panni lasceranno a desiderare. Ciò non lo rende la soluzione ottimale per gli indumenti delicati. Infine, dei granelli possono infiltrarsi nei tessuti.