Tucson è una città dell’Arizona dove per la maggior parte dei giorni dell’anno regna il clima secco.
Si trova a due passi dal confine con il Messico e se cercata su Google Maps, si presenta come una grande distesa marrone chiaro. Tucson infatti sorge in un ambiente desertico e deve convivere con un clima desertico, con temperature che in estate superano i 38 gradi. I cittadini di questa città hanno infatti dovuto adattarsi a questa situazione di carenza idrica tramite un efficiente metodo di riutilizzo dell’acqua. Conservando l’acqua piovana e depurando le acque grigie.
Situazione idrica di Tucson
In questa città l’acqua scarseggia da anni, le piogge sono molto ridotte basti pensare che cadono in media 280 millimetri di pioggia, meno della metà rispetto all’Italia. Qui l’acqua è già l’oro blu. La principale fonte di approvvigionamento di acqua per Tucson ad oggi è il Colorado, che arriva fin qui lungo il canale Central Arizona Project, grazie a un sistema di pompaggio che lo spinge per ben 540 chilometri. Ma questo grande fiume oggi è a secco.
Ecco perché i cittadini hanno intrapreso una lenta ma anche obbligatoria rivoluzione verde, col fine di utilizzare tutta l’acqua a disposizione, senza ricorrere a grandi strutture di depurazione.
Riutilizzo dell’ acqua a Tucson
Il sistema non ancora standardizzato prevede di raccogliere l’acqua ovunque questa cada: sui tetti, nei giardini, lungo le strade e così via. Grondaie, canali e solchi la incanalano verso cisterne o serbatoi, dove viene filtrata e poi avviata al riutilizzo. Oppure, viene intercettata, sfruttando la configurazione del terreno e la creazione di pendii e bacini naturali, in modo che venga deviata subito verso vegetazione e spazi verdi, senza disperdere nemmeno una goccia.
Nessun grande impianto, nessuna tecnologia costosa. Una riorganizzazione alla portata di tutti. Captare l’acqua piovana e le acque grigie, insieme alla coltivazione di piante autoctone resilienti alla siccità, può portare a ridurre il consumo di acqua da altre fonti come fiumi e falde sotterranee.