Le strisce bianche che compaiono sulla carne di pollo sono un fenomeno noto come white striping. Queste striature bianche sono chiaramente visibili a occhio nudo e si presentano solitamente sulla superficie del muscolo pettorale del pollo. Ti spieghiamo cosa sono e se rappresentano un rischio per la salute.
E’ spesso consigliata nelle diete perché povera di grassi. Stiamo parlando della carne di pollo, una tipologia che si consuma con maggiore frequenza proprio perché più leggera e meno grassa. Quindi per sostenere questa grande richiesta di carne da parte dei consumatori, soprattutto di quella di pollo, gli animali negli allevamenti intensivi vengono sottoposti a rapida crescita e macellazione entro pochi mesi di vita. Insomma questa non è una novità.
Molta carne di pollo che puoi trovare facilmente in commercio nella grande distribuzione, può presentare, in qualche caso, sulla superficie delle striature bianche. Si chiamano white striping: altro non sono che filamenti di grasso. Il white striping indica però il grado di salute di questi animali e incide anche sulla qualità alimentare. Vediamo in che modo.
Perché compaiono queste strisce bianche sulla carne di pollo.
ll white striping non è altro che una condizione degenerativa che colpisce i polli d’allevamento, in particolare quelli geneticamente selezionati per crescere più rapidamente in modo da ottenere un petto più grasso. Le cause esatte del fenomeno restano ancora da approfondire. Ci sono però molti fattori che lo legherebbero in primis a una rapida crescita dei polli selezionati.
Polli che per questo motivo possono sviluppare un aumento del tessuto adiposo, ciò spiegherebbe la comparsa di strisce bianche. A causa della mancanza di ossigeno e di nutrienti, il grasso prende il posto delle fibre muscolari. Un’altra causa del white striping potrebbero essere i disordini metabolici: l’elevato tasso di crescita può portare a disordini metabolici che influenzano il deposito di grasso nei muscoli.
Ci sono rischi per la salute?
Secondo gli esperti il white striping non è pericoloso per la salute umana. Questo fenomeno però fa riflettere sulle condizioni in cui vivono questi animali negli allevamenti. Sono infatti geneticamente predisposti a crescere velocemente, soprattutto nella parte del petto e delle cosce, le più richieste dal commercio. Infine, sempre secondo gli esperti, tale alimento deve rispettare le norme e i parametri igienico-sanitari. Se messa in commercio, la carne non deve contenere tracce di ormoni, antibiotici o altre sostanze sopra una certa soglia.