Hai una pianta carnivora? Scelta particolare, ma effettivamente queste piantina hanno un fascino indiscutibile. A dire il vero non sono molto conosciute, molti se le figurano come quella gigante del film La piccola bottega degli orrori, ma in realtà queste piantine sono piccole e non prevedono nel loro menu gli esseri umani. Infatti, le piante carnivore come la Dionaea muscipula (è la Venere acchiappamosche, forse la più famosa fra le piante carnivore) si nutrono solamente di insetti. Ebbene, c’è qualcuno che si è chiesto cosa potrebbe succedere se si desse da mangiare a una pianta carnivora del salame.
Dando del salame a una pianta carnivora…
… non succede niente di diverso da quando si nutre di insetti. Utilizziamo sempre la Venere acchiappamosche come esempio. Questa pianta è originaria delle zone paludose dell’America del Nord. Si tratta di zone con un terreno acido e con scarsi nutrienti, motivo per cui queste piante, nel corso della loro evoluzione, si sono adattate a trovare altrove i nutrienti come l’azoto di cui necessitavano per crescere e vivere.
E lo hanno fatto sviluppando la capacità di assorbire le proteine animali fornite dagli insetti. Qualcuno si è così chiesto cosa sarebbe potuto succedere se si fosse fornito alla Venere acchiappamosche una fonte proteica animale differente rispetto alle solite.
Si è così provato a fornire alla Dionaea muscipula una fettina di salame e si è visto che, in pratica, la digerisce esattamente come fa con gli insetti di cui solitamente si nutre. Questa pianta carnivora, infatti, presenta sulle foglie una peluria che, quando stimolata da una preda o da un qualsiasi potenziale cibo, fa chiudere le suddette.
La Dionaea comincia così a stringere sempre di più la preda, fino a quando non produce i succhi digestivi tramite i quali inizierà a digerire le proteine animali. E questo accade sia quando stritola una mosca, sia quando stritola una fetta di salame.