Ma quanto è bella l’estate? Arrivano il caldo, il mare, le vacanze, le gite, gli aperitivi con gli amici… Ma tornano anche loro: i calabroni. Il problema è che i calabroni (e le vespe) sono insetti assai più aggressivi delle api e molto più pericolosi. A differenza delle api e delle vespe, poi, i calabroni danneggiano le colture in quanto si nutrono dei frutti, danneggiando gli alberi. Questo per tacere, poi, del fatto che, se pungono, oltre a essere molto dolorosi, possono causare gravissimi shock anafilattici. Per questo motivo d’estate è bene controllare che i calabroni non abbino fatto il nido vicino a casa nostra o in giardino.
Ma se hanno già fatto il nido? Ecco cosa fare.
Come risolvere il problema dei nidi di calabroni
La Vespa crabro e la Vespa orientalis sono le due principali specie di calabroni diffuse in Italia (ultimamente sono stati lanciati allarmi per l’invasione di questi calabroni in Italia). Tendono a nidificare nelle cavità degli alberi o nelle fessure dei muri. I nidi da loro creati sono molto grandi. Se noti un calabrone che gira intorno a casa o al balcone, stando a debita distanza (il loro ronzio è molto forte, quindi li senti bene quando si avvicinano. Inoltre sono molto grossi: alcuni esemplari arrivano a essere lunghi anche 4 cm), tienilo sotto controllo.
Magari si tratta solamente di un giro di esplorazione o è stato attirato da qualche residuo di cibo lasciato incautamente in giro. Tuttavia se lo vedi tornare più volte, è molto probabile che abbia fatto il nido nelle vicinanze.
Coprendoti bene, integralmente (ricordati che le loro punture possono causare shock anafilattico anche mortale e che possono pungere più volte senza morire, a differenza delle api che muoiono una volta punto), cerca di capire dove si trova il nido (solitamente ha l’aspetto di un cono di carta).
Una volta individuato il nostro consiglio, visto il pericolo rappresentato dai calabroni, è quello di rivolgersi a personale esperto o anche ai Vigili del Fuoco per rimuovere il nido. Qualcuno a volte prova a eliminare il nido da sé. Coprendosi bene, da lontano si getta una busta spessa e resistente sopra al nido, ma sempre mantenendo bene le distanze e assicurandosi una via di fuga e un riparo sicuro in caso di aggressione.
A questo punto, quando il nido è ben coperto, si usa un tagliasiepe per tagliare il nido alla base, procedendo poi a chiudere la busta e a buttarla. Occhio però: se la manovra non è eseguita correttamente, i calabroni potrebbero riuscire a fuoriuscire dalla busta e, arrabbiati, comincerebbero ad aggredire. Inoltre nulla vieta che calabroni di ronda possano tornare in quel momento e, vedendovi in prossimità del nido, potrebbero decidere di aggredirvi. Meglio dunque lasciar fare a chi queste cose le fa di professione: con i calabroni non si scherza.