Manuela ChimeraContinua in Italia l’allarme vespa velutina. Chiamata anche vespa asiatica, in quanto è originaria dell’Asia, da quanto è arrivata accidentalmente nel nostro Paese, si è diffusa rapidamente. Il problema è che, come molte vespe, è estremamente aggressiva, non solo nei confronti dell’uomo, ma anche delle api. Uccide le api mellifere, dunque mette a rischio l’impollinazione e le colture, creando danni non da poco a tutta la filiera agricola.
Il nuovo sistema di tracciamento della vespa velutina
La vespa velutina è così aggressiva che attacca api e alveari, danneggiando la produzione del miele. A complicare le cose ci si mette il fatto che non è per niente facile trovare i loro nidi. Questo perché le vespe velutine tendono a nascondere i nidi in buchi nella parte alta degli alberi o in vecchi edifici abbandonati.
Tuttavia adesso è stato ideato un nuovo sistema di tracciamento radio che dovrebbe permetterci di seguire le vespe fino ai loro nidi, riuscendo così finalmente a individuarli in maniera più semplice.
Quello che si fa è, concettualmente, molto semplice. Si catturano alcune vespe. Su di loro sono applicati dei microscopici trasmettitori radio. Poi le vespe sono rilasciate. I trasmettitori segnalano ai ricercatori i tragitti fatti dalle vespe, fino ad arrivare ai loro nidi.
In tal modo sarà più semplice individuarli ed eliminarli. Un altro vantaggio di questo sistema è che potremo capire meglio come si diffonde questa vespa, in modo da implementare piani per bloccarne l’espansione.
Ovviamente, affinché tale sistemi funzioni, c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Non solo ricercatori, apicoltori, contadini e autorità: anche noi nel nostro piccolo possiamo contribuire. Se notiamo la presenza di un nido di vespe velutine, avvisiamo subito chi di dove (in particolare segnalate la posizione del nido sul sito Stop Velutine), in modo che i nidi possono essere debellati quanto prima.
Qui vi spieghiamo poi come comportarvi se vi trovate di fronte a una vespa velutina.
Martina Pragliola
