Il topinambur viene coltivato spesso per i suoi tuberi commestibili, che ricordano le patate ma hanno un sapore dolce e leggermente nocciolato. Queste piante si raccolgono tra Ottobre e Novembre e sono molto resistenti e facili da coltivare.
Topinambur: la guida utile per coltivarlo
Non tutti sanno che questo tubero è chiamato anche girasole tuberoso e come il girasole ha bisogno di molta luce per crescere. Crescendo in verticale, prima di piantarlo bisogna tenere in considerazione lo spazio a disposizione e lasciare 40 cm tra una pianta e l’altra e 70 cm tra una fila e l’altra.
Queste piante possono tollerare diverse condizioni di suolo, ma preferiscono terreni leggermente acidi con un pH compreso tra 5,5 e 7,0. Prima di piantarli bisogna concimare il terreno con letame maturo o compost per fornire nutrienti alle piante.
La coltivazione del topinambur può avvenire attraverso l’uso di tuberi o semi. Se si utilizzano tuberi, bisogna piantarli in primavera, a circa 10 centimetri di profondità. Se si preferisce seminare, il periodo ideale è sempre la primavera, a una profondità di 2-3 centimetri. Sia i tuberi che i semi dovrebbero germogliare in poche settimane.
Una volta piantati è importanti annaffiarli regolarmente, soprattutto durante i periodi di siccità, rimuovere le erbacce intorno alle piante e utilizzare la tecnica della pacciamatura.
Le piante di topinambur raggiungono un’altezza di 1,5-2 metri e producono fiori gialli a forma di margherita nel periodo estivo. La raccolta dei tuberi avviene in autunno, dopo circa 120-150 giorni dalla semina. Per raccoglierli bisogna scavare intorno alle piante fino a 30-40 cm di profondità.
I tuberi possono essere consumati crudi, tagliati a fette sottili e aggiunti alle insalate. Possono anche essere cotti al vapore, bolliti o arrostiti come le patate. Hanno un sapore dolce e croccante simile a quello dei carciofi. Sono anche una buona fonte di vitamine e fibre.