Manuel MagariniLe fredde temperature di questi mesi stanno per dirci addio. Ormai la primavera è alle porte: ufficialmente partirà il 21 marzo, come ogni anno, con il solstizio. Nel frattempo, avvertiamo dei cambiamenti, arrivando le belle giornate. Non c’è periodo migliore per occuparci di falciare il prato.
Una mansione in fondo facile da svolgere, purché in possesso degli strumenti adeguati e vengano messe in pratica le giuste tecniche. Per accingerti al compito sotto i migliori presupposti, ora ti forniremo tutte le informazioni essenziali. Se ti atterrai in maniera fedele alle istruzioni, i risultati arriveranno. Non perché lo diciamo noi, ma perché lo sostengono gli esperti giardinieri, la cui esperienza costituisce già di per sé una garanzia.
Consigli utili per falciare il prato in primavera
Se non ti occupi da mesi di falciare il prato, adotta, in principio, un approccio prudente. Sotto i cumuli di foglie potrebbero, infatti, aver trovato riparo i ricci e rischieresti di far loro del male.
Lo stesso motivo che ci spinge a dissuaderti dall’utilizzare il soffiatore. Senza volerlo, c’è la possibilità di uccidere insetti, lombrichi e lumache, i quali ricoprono un ruolo cruciale nella salvaguardia dell’ecosistema. Inoltre, l’apparecchio arreca dei danni all’ambiente, dato l’inquinamento acustico provocato.
Dopo aver eseguito una pulizia superficiale del manto, è l’ora di attivare il tosaerba. Poiché è la prima volta nella stagione, non falciare gli steli troppo in profondità: a livello indicativo, attieniti su una lunghezza di 3 o 4 cm. I residui rimuovili mediante un rastrello a rebbi stretti, cosicché la superficie sia a diretto contatto con la luce solare.
L’erba del prato andrebbe trattata in un un momento opportuno. Tieni d’occhio le previsioni meteo: se a distanza di pochi giorni sono attese delle gelate aspetta. In caso contrario, gli steli si indebolirebbero troppo. Della serie, dalla padella alla brace.
Manuela Chimera
Martina Pragliola
