Il tuo vecchio elettrodomestico ha ormai “tirato le cuoia”? A questo punto, sembra inevitabile buttarlo in lavatrice. E per larga parte dell’oggetto è vero. Tuttavia, qualcosa può tornare ancora utile. Ad esempio, puoi recuperare il cestello della lavatrice ormai dismessa per ricavare un originale tavolino luminoso.
Come trasformare il cestello della tua lavatrice ormai guasta in un tavolino
Partendo dal materiale occorrente, ti servono:
- cestello lavatrice recuperato;
- chiavi a forchetta, compasso;
- dadi ciechi e viti tirafondi;
- distanziatori d’alluminio da 70 mm e 15 mm;
- faretti con lampadine da 40 W;
- morsetti a cappellotto;
- scatola di derivazione;
- tavola di compensato marino da 18 mm;
- 3 ruote piroettanti da 50 mm.
Col pennarello, traccia un cerchio a 6 cm dal bordo sul cestello della lavatrice e, usando il seghetto alternativo, togli la parte centrale. Esegui tre fori equidistanti, sulla parte sopra rimanente, a 3-4 cm dal bordo; impiega una punta da 7 mm.
Taglia un tubetto a segmento di 70 mm di lunghezza per realizzare dei distanziali di alluminio, così da munire il tavolino del sostegno su cui il piano si appoggia.
Nei fori di fissaggio della flangia precedentemente rimossa, monta le ruote piroettanti. Rivesti con un profilo di gommapiuma la sbavatura creatasi tagliando la lamiera. Per il fissaggio dei faretti uno dinanzi all’altro esegui due ulteriori fori. Dopodiché, inserisci i faretti fissandoli con un’ampia rondella fra lamiera e dado da serrare. Al fine di occultarne la visione dall’esterno, avvita la scatola di derivazione.
Porta i fili elettrici all’interno della scatola chiudendo il tutto sempre con dado e rondella. Metti pure una scatoletta tonda di derivazione dove eseguire i collegamenti elettrici per i due faretti e il filo della messa a terra, utile in quanto si tratta di un contenitore metallico. Traccia un cerchio di 600 mm di diametro con il compasso, in un pannello di multistrato marino da 20 mm.
Taglia lungo la linea con la massima cura per non creare scalini. In corrispondenza di quelli fatti prima nel cestello, esegui tre fori nel tondo, e fissalo con tre lunghi bulloni a testa tonda, inserendo i distanziali, serrati da sotto con rondelle e dadi ciechi.