I nostri piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza per un mondo più pulito. Anche se magari sei abituato a buttarlo, in realtà riciclare l’olio di frittura è di gran lunga la soluzione migliore.
In primo luogo, rispetti le norme (è, infatti, vietato versarlo nelle condutture delle fogne) e poi ti può essere utile, in un differente contesto.
Come riutilizzarle l’olio di frittura
Dopo essere stato riscaldato, l’olio da cucina aumenta le sue proprietà lubrificanti ed è altamente infiammabile, un valore aggiunto in certi casi. Prima di ricorrervi, filtralo, versalo in un contenitore di vetro e congelalo. Così facendo è a lunga conservazione e riuscirai a servirtene non appena ne avrai l’esigenza.
L’olio esausto è adatto:
- per lubrificare attrezzi da lavoro, viti, bulloni, ecc. e la pala che utilizzi per spalare la neve;
- come unguento naturale per la pelle, prima di depilarsi. Aiuta a far scorrere la lametta, diminuendo il rischio di irritazioni cutanee;
- come combustibile biologico. Diversi Comuni italiani richiedono ai loro cittadini di donare l’olio usato per convertirlo in combustibile biodiesel;
- per preparare un sapone biologico fai-da-te.
Andiamo a vedere quale procedimento adottare per il sapone biologico fai-da-te.
- 15 ml di olio fritto filtrato;
- un bicchiere d’acqua;
- 350 grammi di sapone di Marsiglia neutro;
- 15 gocce di olio essenziale a piacimento per donare il profumo desiderato;
Prendi, innanzitutto, il sapone di Marsiglia e taglialo in piccole scaglie, per poi metterle in una pentola a bagnomaria, così da scioglierle. Mescola fino a quando non ottieni una pasta densa e uniforme.
Dunque, inserisci gli altri ingredienti sopra indicati, ovvero l’olio di fritto, l’acqua e le gocce di olio essenziale. Miscela di nuovo per ricavare un composto omogeneo e ben amalgamato, da versare negli appositi stampi, che avvolgerai con pellicola trasparente. Fai riposare per 12 ore in un luogo asciutto e non troppo caldo.