In questi giorni si parla parecchio della Vespa velutina. Complice l’arrivo del caldo, questa specie di vespa asiatica (nota anche come calabrone asiatico o vespa asiatica) sta creando non pochi danni all’agricoltura e agli apicoltori. Questo perché è una vespa predatore che si nutra delle api mellifere. Per questo motivo è importante segnalare la presenza dei nidi in modo che le autorità competenti possano intervenire per rimuoverli prima che queste vespe si espandano ulteriormente.
Come riconoscere la Vespa velutina?
Arrivata accidentalmente in Francia nel 2005, questa vespa asiatica si è rapidamente diffusa in tutta l’Europa. A causa della sua attività predatoria nei confronti degli insetti impollinatori, ecco che in diverse regioni italiane, fra cui anche Trentino e Toscana, sono stati messi in atto programmi di monitoraggio e segnalazione, nonché corsi di formazione per imparare a eliminare questi nidi.
Principali protagonisti di questa rete di monitoraggio sono proprio gli apicoltori. Per riuscire ad arginare la sua diffusione (visto che eradicarla dal territorio è praticamente impossibile), sarebbe bene imparare a riconoscerla per segnalare subito la sua presenza.
Da maggio le regine stanno volando per creare nuovi nidi. A differenza di altre specie di vespe e calabroni, la velutina non nidifica sottoterra, bensì in alto, sugli alberi, ma anche in vecchi edifici abbandonati.
Tendenzialmente i loro nidi si trovano all’aperto. Come vespa, invece, la riconoscerete perché sull’addome ha una sottile banda gialla cranialmente e una banda gialla più larga caudalmente, con un triangolino nero. Le zampe, invece, hanno le estremità gialle.
Se vedete queste vespe in giro o vi imbattete nei loro nidi, non cercate di allontanarle da soli perché, come tutte le vespe, sono più aggressive rispetto alle api e tendono a pungere più volte. Chiamate i Vigili o la Protezione Civile che sapranno indirizzarvi verso chi di competenza per eliminare i nidi.