Come pulire e filtrare l’olio da cucina usato

Ma prima di lasciarci travolgere dall’entusiasmo, occorre prendere alcune informazioni, perché non tutto è rose e fiori. Ergo, bisogna assumere qualche precauzione, onde evitare di rimetterci pure in salute. 

Come riciclare nel modo corretto l’olio da cucina usato

Difatti, nonostante l’olio da cucina usato abbia tante qualità, presenta pure delle controindicazioni. Ovvero, contiene delle impurità e delle tossine, potenzialmente fonte di problemi nel momento di creare saponi e di compromettere l’intera qualità del lavoro.

Dunque, pensiamo sia una buona idea quella di maturare delle conoscenze di base sulle tecniche di pulizia e filtraggio. Gli ingredienti e le tecniche suggerite ti daranno modo di avere una soluzione ottimale nello svolgimento dei vari compiti quotidiani. 

Per procedere con l’operazione procurarti i seguenti prodotti:

• olio usato;
• carta da cucina;
• carbone vegetale;
• acqua;
• pentola;
• imbuto;
• grande barattolo di vetro con coperchio.

Il carbone vegetale, detto pure attivato o attivo, è una polvere ottenuta dal trattamento del legname e dei suoi scarti. Le peculiarità consentono di conferire porosità, la quale incrementa in misura significativa la superficie assorbente, rendendola alquanto utile soprattutto in determinati ambiti, tra cui medico e farmaceutico. Se ti stessi chiedendo dove acquistarlo, lo trovi in farmacia, parafarmacia ed erboristeria, oppure online, sulle piattaforme e-commerce specializzate. 

Poiché il processo di pulizia e filtraggio dell’olio da cucina usato è piuttosto lungo e laborioso, ti invitiamo a guardare il video. Niente meglio delle immagini ti permetteranno di avere un’idea chiara sugli step da seguire. Applicali alla lettera, senza prendere iniziative, e ogni cosa andrà nel verso sperato.