Gli insetti presenti in natura sono davvero moltissimi, ma quelli che incutono più paura per via delle punture sono le vespe e le api. Quando ce li troviamo di fronte, spesso li confondiamo e presi dall’agitazione non notiamo le differenze. Riconoscerli però è importante, sopratutto se si viene punti, in modo da poter prendere i giusti provvedimenti.
Le differenze sostanziali tra api e vespe
Cominciamo parlando dell‘aspetto esteriore. A differenza delle vespe, che si presentano con un corpo snello e privo di peli, le api sono più tozze e sopratutto pelose. Le vespe poi hanno delle strisce gialle e nere distinte intorno all’addome, mentre le api hanno un colore marrone chiaro.
Queste sono le differenze morfologiche. Anche per quanto riguarda l‘alimentazione questi due insetti sono totalmente differenti. Le api ad esempio sono erbivore e si nutrono di polline e nettare, mentre le vespe sono predatrici e si cibano di altri insetti e invertebrati.
La differenza più evidente però sta nel modo in cui si difendono e attaccano. Le api hanno pungiglioni appuntiti che si incastrano nella pelle e possono pungere solo una volta, dopo di che muoiono. Le vespe invece possono pungere ripetutamente senza perdere il pungiglione. Ad ogni modo, entrambi gli insetti pungendo, rilasciano una tossina che può causare gonfiore e dolore e nei casi di allergie, conseguenze molto più gravi.
Infine, dovete sapere che in inverno le vespe vanno in letargo, mentre le api sopravvivono grazie alle riserve di cibo accumulate e sono gli unici insetti con una colonia che può sopravvivere per molti anni.
Questi insetti anche se incutono paura, in natura sono importantissimi. Grazie a loro si riesce a controllare la popolazione di insetti nocivi per l’ambiente e sopratutto grazie a loro le piante possono produrre i semi e i frutti. Quindi, qualora ve le trovaste a invadere i vostri spazi, cercate di allontanarle senza fargli del male, senza disturbarle e sopratutto senza distruggere i loro nidi.