La pianta rampicante più comune è l’Edera, ne esistono di molte varietà, la più famosa è l’ “Hedera helix” in molti la conoscono. Spesso si pensa che sia una pianta semplice da gestire ma, in realtà, in pochi sanno come curare l’edera. Questa pianta rampicante presenta un fusto molto sottile, inizialmente verde e successivamente prende un carattere legnoso.
Dal fusto partono molti rami di piccole dimensioni, sui quali si formano delle piccole radici che servono alla pianta per arrampicarsi ed aggrapparsi. È una pianta che preferisce zone d’ombra o, comunque, non esposte direttamente alla luce del sole. Tra il mese di Settembre ed Ottobre, l’edera emette dei fiori di colore verde che successivamente, diventeranno frutti, delle bacche di colore scuro.
Cure principali
L’edera è una pianta che non ama l’esposizione diretta al sole dunque prima di seminarla o trapiantarla, serve valutare l’esposizione di della zona scelta. Il terreno non richiede particolari attenzioni, deve però essere in grado di drenare l’acqua in eccesso. L’edera soffre molto dei ristagni di acqua. Un metodo per evitare che ciò accada è quello di aggiungere della ghiaia cosi da aumentare la granulometria del terreno stesso.
Per quanto riguarda l’innaffiamento, deve essere molto frequente nelle fasi successive alla semina, fino a quando non avrà attecchito. In seguito, non è più necessario annaffiare tutti i giorni. Basta controllare che il terreno sia umido e annaffiare solo quando ce ne sarà bisogno.
Possibili problemi
Per quanto riguarda le difficoltà a cui può andare incontro la nostra pianta, sono rappresentate principalmente, come detto in precedenza, ai ristagni idrici, pericolosi perché possono far marcire alcune delle radici della pianta e farla appassire.
Altri rischi sono quelli legati ai parassiti. È molto più facile, infatti, riscontrarli in ambienti chiusi come nelle case, uffici o locali. Anche gli ambienti aperti non sono da sottovalutare. I principali parassiti che colpiscono l’edera sono la cocciniglia e gli acari.