I rifiuti non esistono! Troppe volte abbiamo mancato di trattare l’ambiente nel modo corretto, peccando di superficialità. Pensiamo alla plastica: sappiamo benissimo quanto sia difficile smaltirla. Per questo sarebbe sempre bene prediligere tutti quei prodotti che evitano di ricorrervi. Eppure, spesso ciò risulta una mission impossible.
Come il riciclo della plastica può dare la svolta
Malgrado nel recente periodo abbiamo assistito a dei tangibili progressi, ancora oggi le aziende ne abusano. Quando ciò accade, abbiamo, però, una grande opportunità, da cogliere al volo: provare a riciclare. Sicché la plastica impone una lunga attesa prima di decomporsi, sarebbe il caso di contribuire al benessere del Pianeta. Il fenomeno del surriscaldamento globale, tanto di attualità in questa caldissima estate, ce lo insegna. Nel mondo troviamo dei casi di successo, capaci di coniugare un approccio ecosostenibile e affari.
Mariana Santos Martins di Laranjal do Jari-Amapá, è una donna brasiliana, moglie e madre di una bambina, autrice di una fantastica iniziativa, relative alle bottiglie PET. Interessata alla salvaguardia dell’ecosistema, ha trovato la chiave di ridare una seconda vita a tale al materiale. Che con lei può dare vita a piccole opere d’arte, venendo, ad esempio, impiegato nella realizzazione di teste per scope e scopini.
La storia, salita agli onori delle cronache, ha scaturito l’interessa della rete. Una marea di utenti si sono complimentati con la signora, la cui idea incarna alla perfezione il concetto di riciclo. Nel corso degli anni è diventata sempre più brava, al punto da aver catturato l’attenzione di ogni angolo del Pianeta. Vorremmo raccontare sempre più storie tipo la sua, la dimostrazione di quanto un singolo individuo sia in grado di supportare il progresso.
Attraverso le proprie splendide creazioni, è anche capace di provvedere ai bisogni della propria famiglia. In un sol colpo, è andata incontro alle esigenze dell’ecosistema e a quelle delle persone care. Avete presente il detto “pensa globale, agisci locale”? Lei ne è la prova!