Fra i mezzi più comuni che usiamo per proteggerci dalla calura e dall’afa estiva c’è di sicuro l’aria condizionata. Tuttavia ci sono alcune categorie di persone che dovrebbero fare attenzione quando la usano. Questo perché si tratta di categorie di persone in cui, un eccessivo sbalzo di temperatura, potrebbe causare ricadute e riacutizzazioni delle malattie di cui soffrono.
Quale categoria di persone deve fare attenzione all’aria condizionata?
Ci sono alcune persone che dovrebbero porre particolare attenzione quando si usa l’aria condizionata:
- chi soffre di malattie respiratorie come asma, enfisema o bronchite cronica: gli sbalzi di temperatura possono scatenare nuovamente i sintomi
- persone con problemi di immunodepressione (pazienti oncologici o chi assume farmaci immunomodulatori): in questo caso il rischio deriva da infezioni batteriche o virali scatenati da sistemi di condizionamento non correttamente puliti e igienizzati
- bambini piccoli e anziani: il loro sistema immunitario è più delicato
- persone con disturbi cardiocircolatori: in questo caso si possono avere difficoltà ad adattarsi ai rapidi cambiamenti di temperatura
Chi soffre di tali disturbi, in caso di aria condizionata eccessivamente fredda o in presenza di sbalzi di temperatura notevoli (traduci con: fuori ci sono 39°C e l’aria in casa è tarato a 20°C), ecco che potrebbe manifestare sintomi come:
- mal di testa
- vertigini
- ipotermia
- sindrome dell’occhio secco
- dolori muscolari e articolari (colpiti soprattutto collo e spalle)
Quindi queste persone non devono usare l’aria condizionata? Non abbiamo detto questo. Appare ovvio che un cardiopatico o chi ha problemi respiratori è tanto a rischio sia quando si usa l’aria condizionata troppo forte, sia quando le temperature sono troppo alte (il rischio di colpi di calore è alto).
Quello che sarebbe meglio fare è usare correttamente e con criterio l’aria condizionata:
- fare manutenzione regolare dell’impianto, igienizzandolo e sanificandolo per ridurre il rischio di infezioni batteriche, virali e fungine
- non impostare temperature troppo basse, al massimo 5-7 gradi in meno rispetto a quella esterna
- provare a valutare alternative come l’uso di ventilatori o attivare la funzione di deumidificazione dell’ambiente (senza esagerare perché anche l’aria troppo secca potrebbe irritare mucose e vie aeree)